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Messi a dimora i primi semi, la raccolta a settembre per valutare qualità e capacità delle piante

Cesidio Vano
Le finalità: bonificare i terreni e produrre bioplastiche. L’iniziativa punta a realizzare nella provincia di Frosinone, un centro nazionale di trasformazione della canapa dalla cui successiva lavorazione si potrà realizzare una particolare plastica biologica per l’impiego nei più svariati campi industriali
Maggio 6, 2022
Il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco e il presidente Cosilam Marco delle Cese
Il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco e il presidente Cosilam Marco delle Cese

La preparazione dei terreni era iniziata alla fine del 2021. Mercoledì scorso sono stati messi a dimora i primi semi. Prende corpo, a Roccasecca, il progetto Green Valley per la coltivazione della canapa industriale.
L’iniziativa punta a realizzare nella provincia di Frosinone, con il successivo coinvolgimenti anche dei comuni di Ceccano e San Giovanni Incarico, un centro nazionale di trasformazione della canapa dalla cui successiva lavorazione si potrà realizzare una particolare plastica biologica per l’impiego nei più svariati campi industriali.

La semina ha interessato un terreno per l’attività sperimentale di proprietà del Comune di Roccasecca In particolare sono state due le specie botaniche messe a dimora e storicamente legate all’area geografica in questione: la Carmagnola CS e l’Eletta Campana. La coltivazione servirà a valutare la qualità delle piante e la loro capacità di depurare il terreno. La raccolto è previsto nel prossimo mese di settembre.
Il progetto, infatti, si propone duplici finalità: da una parte, appunto, la fitodepurazione dell’area coinvolta grazie alla capacità della pianta di assorbire metalli e tossine; dall’altra la produzione, dal successivo trattamento delle fibre raccolte, di eco prodotti (bioplastiche, cosmetici, materiali per l’edilizia, fibre tessili e farmaci), biomassa, infiorescenze e bioenergia.

Il progetto Green Valley prova a mettere assieme i principi dell’economia circolare e del risanamento ambientale, tentando di realizzare e proporre un diverso modello di sviluppo nel Lazio meridionale grazie alla nascita di una filiera per la coltivazione della canapa, il cui impiego a fini industriali e commerciali è stato fortemente rivalutato negli ultimi anni.
L’iniziativa vede quali attori principali, oltre il comune di Roccasecca, anche il Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Lazio Meridionale, l’Università degli Studi di Cassino e l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, con la consulenza di Agricola Happy Hill.

“Quella che sembrava una sfida impossibile è diventata una partita che ci stiamo giocando e che vogliamo vincere. Una svolta epocale che può trasformare in realtà un sogno e capovolgere i destini di una terra troppo spesso maltrattata” ha commentato il sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco aggiungendo: “I semi che sono stati gettati nel terreno faranno germogliare piante che serviranno a purificare la terra, a bonificarla zolla per zolla, allo stesso tempo però diventeranno il combustibile che alimenterà la nascita di un nuovo tipo di sistema produttivo ecosostenibile e innovativo, che ci auguriamo possa avere ricadute anche sull’occupazione.

Ci credevano in pochi, pian piano però questa filiere dell’innovazione ha visto aderire tanti altri “sognatori”: dal Cosilam con Marco delle Cese in primis che fin da subito è stato il motore di questo progetto ad altri player nazionali. Oggi Roccasecca può diventare la capitale di un diverso modo di governare i processi di sviluppo territoriale”

E dopo le polemiche degli ultimi giorni sul Sin Valle del Sacco, tra la necessità di tutelare l’ambiente e la necessità di conciliare il tutto con la velocità del sistema produttivo, il sindaco ha commentato: “A Roccasecca abbiamo cercato di dare una risposta al quesito su come si tengono insieme ambiente ed industria. Abbiamo indicato una via, quella della produzione di canapa, perché la transizione ecologica è prima di tutto transizione delle idee, l’autentica svolta per questo territorio”.

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