Prima giornata di finali e primo podio per gli azzurri del nuoto: se lo sono preso, con una prova straordinaria, i ragazzi della 4X100 stile. L’esultanza per un’impresa bellissima è stata però un po’ smorzata dalle dinamiche di una finale che ha visto gli azzurri avanti per 380 metri, sorpassati in extremis dal formidabile australiano Chalmers, autore di una prevedibile frazione da 46”5. L’Italia della velocità si è messa dietro gli Stati Uniti, favoriti insieme agli “aussie”, ed ha migliorato il piazzamento dei precedenti mondiali (allora chiudemmo terzi).
Benissimo Miressi nella frazione di lancio, persino sorprendente Frigo in seconda, appena al di sotto dei suoi standard ottimali Zazzeri in terza e fantastico Ceccon in ultima, per un 3’10”49 non distante dal record italiano, appartenente allo stesso quartetto, ma con diverso ordine di partenza.
Non è andata bene invece ad Alberto Razzetti, che nella notte italiana, al mattino giapponese, aveva ottenuto il quarto tempo di accredito per la finale dei 400 misti, ma poi in finale ha peggiorato il crono e non ha saputo far meglio di un deludente settimo posto, nella gara vinta dal fortissimo francese Leon Marchand, che con una gara incredibile ha tolto il record del mondo alla leggenda Phelps.
Delusione anche dai 400 metri stile libero, con De Tullio e Ciampi esclusi dalla finale, col 12^ e 14^ tempo delle batterie eliminatorie.
Nella finale duello stellare tra l’australiano Short e il tunisino campione olimpico Hafnaoui, che con tempi molto ragguardevoli ed inferiori al 3’41” hanno conquistato le medaglie pregiate, minacciando il mondiale di Biedermann. È invece caduto il record della stessa gara al femminile, con la scatenata Titmus capace di stroncare l’agguerrita concorrenza, costringendo al secondo gradino del podio Katie Ledecki.
DOPPIO IMPEGNO PER CECCON
Oggi, dalle 13 italiane, semifinali e finali della seconda giornata, con i nostri pezzi da 90 in vasca. Per Thomas Ceccon ci saranno gli straordinari, perché a distanza di pochi minuti dovrà disputare la semifinale dei 100 dorso, gara nella quale è campione e primatista mondiale, e la finale dei 50 farfalla.
In nottata Thomas ha gestito la batteria con una prudenza persino eccessiva, timbrando il quattordicesimo tempo e salvando il visto per un solo decimo. Dovrà aumentare sensibilmente il ritmo in semi, se non vorrà rischiare una clamorosa eliminazione, ma Ceccon lo sa bene e spingerà come deve.
In vasca tra poco anche Martinenghi, nei suoi 100 rana, ma nonostante l’assenza di Peaty non sarà semplice trovare il podio, alla luce dei tempi nuotati da “Tete” in batteria e in semifinale. Fa paura il cinese Qin (57”82 in semi), con il tedesco Matzerath e lo statunitense Fink a lottare con Martinenghi per gli altri due posti sul podio.
Nelle batterie della seconda giornata buoni segnali da Carraro e, soprattutto, Angelini, nei 100 rana privi di Benedetta Pilato. Disco verde anche per Margherita Panziera nei 100 dorso e per Simona Quadarella nei 1500, in finale con il secondo tempo dietro l’imbattibile Ledecki. Dalla vasca del nuoto a quella della pallanuoto. Nel torneo femminile il “setterosa” ha compiuto un’impresa clamorosa, battendo per 8/7 gli Stati Uniti, campionesse del mondo in carica.
Un arbitraggio non proprio favorevole e l’indubbia forza delle ragazze statunitensi hanno reso particolarmente complesso il compito delle azzurre, che però hanno compiuto il loro capolavoro con una strepitosa seconda parte di gara, nella quale hanno prodotto un parziale di 4/1, appena intaccato dall’inutile gol nel finale delle campionesse olimpiche. Mvp della gara il portiere Caterina Banchelli, confermatasi una vera big del ruolo. Ora la semifinale, contro la vincente di Olanda-Canada.