Riparazioni idriche fatte a casaccio. Accade a Monte San Giovanni Campano, dove il presidente provinciale dell’associazione Fare Verde, Marco Belli, denuncia il danneggiamento e lo sfregio del lastricato che pavimenta la strada per il Convento dei Cappuccini.
Lì, infatti, a seguito di una perdita dalla rete idrica gestita da Acea Ato 5, è intervenuta una squadra di operai che ha provveduto a scavare il manto stradale – realizzato appunto con dei lastroni di pietra per raggiungere la tubatura fallata e ripararla. A lavoro concluso, però, gli operai non hanno ripristinato la pavimentazione riposizionando le lastre rimosse per lo scavo, ma una volta riempita la buca, hanno ‘sigillato’ il tutto con dell’asfalto a presa rapida, lasciando così nel ben mezzo del viale lastricato una sgradevole macchia nera di catrame, molto vistosa.
L’accaduto non è sfuggito al presidente dell’associazione ambientalista, sempre molto attiva nella tutela dell’ambiente e del paesaggio. Con tanto di foto pubblicata sui propri profili social, Belli ha denunciato il danno arrecato alla pavimentazione annotando come “I patrioti responsabili comunali alla Cultura (…) non vedono, non sentono e non parlano. Acea rovina la strada in lastricato che porta al convento dei Cappuccini ma da noi ormai c’è il “me ne frego!” Il gestore del servizio idrico integrato può fare quello che gli pare…”.
Moltissimi i commenti indignati di tanti monticiani sotto il post del presidente Belli. E in tanti chiedono “più controlli” da parte di polizia locale e ufficio tecnico quando si fanno questi interventi sul territorio e non solo da parte del gestore idrico, “perché – spiega un utente – davanti casa mia ci sono i selci alzati: hanno fatto i lavori gli operai perché non funzionavano i telefoni… sperando che ora nessuno si fa male!”.