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Nel Pd pontino una cabina di regia pro Leodori. Intanto alla Pisana si rafforza l’intesa con Forza Italia

Marco Battistini
Omar Sarubbo ha completato la squadra di governo interno del Pd pontino, scegliendo come vicesegretari esponenti ‘trombati’ nelle recenti provinciali di dicembre.
Marzo 30, 2022
Daniele Leodori

Non eletti ma ripescati nei quadri dirigenti. Omar Sarubbo ha completato la squadra di governo interno del Pd pontino, scegliendo come vicesegretari esponenti ‘trombati’ nelle recenti provinciali di dicembre. Con la frase di rito “pur non cogliendo l’elezione, hanno conseguito un’importante affermazione personale” il neo segretario dem ha voluto incoraggiare i due numeri due, chiamati ad un lavoro estremamente arduo: rilanciare il partito in provincia.

Omar Sarubbo


Le cariche sono rappresentative delle due diverse aree della provincia: un vicesegretario per la zona nord, Aura Contarino, ed un altro per la zona sud, Luca Magliozzi.

In realtà si tratta di new entry meritevoli di attenzione, dal momento che entrambi non appartenevano al vecchio gruppo dirigente di un Pd apparso da troppi anni ‘vecchio’ e ‘statico’.
Al sud pontino è stata ‘garantita’ anche la presidenza dell’assemblea del partito. Il giovane Matteo Marcaccio, capogruppo a Minturno, ha ottenuto l’importante riconoscimento che gli darà visibilità in tutto il territorio pontino.
Ma certamente la nomina più importante è rappresentata da Francesco Scacchetti, il vero ‘regista’ del Pd pontino. Il dirigente lepino (originario di Roccagorga) è l’autentico ‘Deus ex machina’ dei democratici.

Francesco Scacchetti

Uomo di punta della segreteria dell’assessore regionale all’Agricoltura Enrica Onorati e certamente un esponente navigato. Nella sua nuova veste di responsabile organizzativo dovrà cercare di rendere più efficiente la ‘gioiosa macchina da guerra’ rimasta quasi all’asciutto alle scorse amministrative, in termini di sindaci (solo Cisterna di Latina tra i centri importanti ha un primo cittadino dem) e ancora sottostimata sul piano della rappresentanza istituzionale. Il Pd, il principale partito del centrosinistra in Italia, relativamente alla provincia può contare su appena due consiglieri regionali eletti e non ha alcun supporto parlamentare.
Scacchetti ha a disposizione meno di un anno per poter rafforzare a livello locale una forza politica che potrebbe rimanere a lungo alla guida del governo regionale, e con ancora ampi margini di crescita nel pontino. La prossima campagna elettorale per le amministrative di giugno costituirà già un primo banco di prova attendibile ed il dirigente lepino (vicino a Leodori) farà certamente sentire la propria voce.

IN REGIONE SI RAFFORZA L’INTESA SIMEONE-LEODORI

Come è noto c’è stato il via libera alla legge sulla riduzione della pressione fiscale in Consiglio regionale del Lazio. Aumentato a 296 milioni il “Fondo taglia tasse”, per la riduzione strutturale della pressione fiscale, rimodulando la spesa corrente per mitigare gli aumenti dei costi dell’energia e tutelare così i redditi più bassi. Soddisfazione dopo il voto è stata espressa dal capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, il pontino Giuseppe Simeone, per l’approvazione dell’emendamento volto ad aumentare la riduzione del bollo auto per i cittadini che pagano entro il termine previsto.

Giuseppe Simeone

Una riduzione della tassa automobilistica pari al 10% rispetto al 5% preventivato dalla Regione Lazio nel 2023, a partire dall’annualità 2024, per i contribuenti che effettuano il pagamento entro le scadenze previste. L’emendamento è stato approvato prevedendo che la riduzione venga applicata in modo progressivo con un incremento del 2,5% nell’annualità 2024 e un 2,5% ulteriore per il 2025.  

Simeone si è dichiarato soddisfatto per l’accoglimento della sua proposta. Un risultato che è certamente frutto anche del buon rapporto fra il capogruppo di FI ed il vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori.
Un’approvazione che è arrivata poco dopo una nota con la quale Simeone aveva chiamato in causa proprio Leodori, chiedendogli sostanzialmente di mostrare più coraggio sulla manovra taglia tasse. Una manovra che secondo Simeone “si limita, nei migliori dei casi, a dare un contentino inutile per dare slancio alle famiglie e alle imprese”. Di qui l’invito esplicito di Simeone a Leodori “ad aprire una seria riflessione nel merito valutando la possibilità di mettere in atto misure straordinarie di intervento”.
Un invito che è stato rapidamente preso in considerazione dal numero 2 dell’amministrazione regionale, e il via libera al taglio accentuato del bollo auto lo testimonia.
Pur non risparmiando mai critiche al presidente Zingaretti, Simeone si conferma come interlocutore ‘privilegiato’ di Leodori. Un’attenzione reciproca ricambiata spesso nei fatti e negli atti. Con un occhio alle regionali del 2023.

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