Uno tsunami giudiziario che ha travolto il Comune di Ceccano e scosso profondamente l’intera comunità del paese fabraterno. Da giovedì Roberto Caligiore, eletto due volte sindaco, è agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta denominata “The Good Lobby”. Coinvolti anche tre tecnici del Comune, imprenditori, professionisti, faccendieri. L’operazione fa capo al pubblico ministero della procura europea, Alberto Pioletti, ed è stata portata avanti dalla Squadra mobile di Frosinone e dal Servizio centrale operativo della direzione centrale Anticrimine di Roma. Le misure cautelari eseguite sono state tredici. Quindi un sequestro patrimoniale di 570.000 euro. L’ipotesi degli inquirenti è quella di un’associazione a delinquere relativamente alla gestione di alcuni appalti assegnati dal Comune di Ceccano per progettare e realizzare opere pubbliche con i fondi del Pnrr.
La Procura ha individuato nel sistema fattura-tangente il modus operandi: assegnazione degli incarichi sempre alle stesse società, poi il pagamento di fatture inesistenti emesse da aziende compiacenti, che, dopo il trattenimento di una certa percentuale, restituivano il tutto in contanti. I reati contestati sarebbero stati commessi tra marzo 2021 e febbraio di quest’anno. L’inchiesta si è snodata attraverso pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, filmati. La vicenda giudiziaria andrà avanti con le sue dinamiche, procedure e tempi. Siccome l’Italia è un Paese nel quale vige la presunzione di innocenza e il nostro sistema ha tre gradi di giudizio, Roberto Caligiore e le altre persone finite nell’inchiesta, avranno modo di dire la loro e di difendersi nel processo. E, come dicono gli esperti di diritto, sono innocenti fino a sentenza passata in giudicato .
Poi però c’è l’aspetto politico e anche quello del sentiment della città: elementi che prescindono dalle tematiche giudiziarie. Il Prefetto Ernesto Liguori ha sospeso Roberto Caligiore sia dal ruolo di sindaco che da quello di consigliere provinciale. Per un uomo politico la formula del “nemmeno il sospetto sulla moglie di Cesare” vale moltissimo. Eccome se vale. Lo storico Svetonio voleva dire che Cesare non soltanto doveva essere al di sopra di ogni sospetto. Ma doveva perfino apparire al di sopra di ogni sospetto. Cioè nessuno dubbio avrebbe dovuto sfiorarlo, nemmeno se riferito a persone a lui vicinissime, addirittura a familiari. Da qui “nemmeno il sospetto sulla moglie di Cesare”. Figuriamoci su Cesare.
Roberto Caligiore in tutti questi anni è stato percepito dall’intera comunità di Ceccano come un carabiniere irreprensibile, un elicotterista innamorato del proprio lavoro, come un uomo sempre pronto ad essere in prima fila nel sociale e nella cooperazione. Per tali motivi le accuse formulate nei suoi confronti hanno “terremotato” la città. In questo periodo si parla moltissimo del rapporto tra la politica e la magistratura, con riferimento a vicende di carattere nazionale. Ma al di là di qualunque tipo di considerazione, chi fa politica sa che ci sono delle situazioni che hanno ripercussioni immediate sulla carriera di una persona. Questa è una di quelle. D’altronde lo abbiamo visto pure recentemente con riferimento all’ex Governatore della Liguria Giovanni Toti. Il quale sul fronte giudiziario ha scelto la strada del patteggiamento per una serie di considerazioni che attengono anche alla possibile durata di un processo di questo tipo, destinato a segnare pesantemente la vita dei diretti interessati ma pure delle loro famiglie.
Roberto Caligiore sa che la sua vita politica giovedì mattina è terminata, indipendentemente dall’esito finale dell’inchiesta e dei successivi processi. E’ terminata perché lo “tsunami” ha scosso altresì la sua comunità politica, quella di Fratelli d’Italia e del centrodestra. Il senso di sbigottimento e di smarrimento stanno a significare che nessuno poteva lontanamente immaginare quello che stava per succedere. Assessori e consiglieri di maggioranza hanno scelto di andare avanti e Federica Aceto si è sobbarcata il peso di svolgere il ruolo di sindaco facente funzioni. Le opposizioni dal canto loro chiedono le elezioni anticipate. Non rimane che attendere le prossime mosse, giudiziarie e politiche. Con le conseguenti scelte, anche da parte di Roberto Caligiore, che potrebbe decidere di dimettersi da primo cittadino. Ci sarà il tempo della campagna elettorale, ma in questo momento l’intera comunità di Ceccano è letteralmente sotto choc. Si sente incredula. E tradita.