Nuoto, mondiali di Fukuoka: primo oro per l’Italia con la staffetta in acque libere

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È arrivato l’atteso primo oro azzurro ai campionati mondiali di nuoto, nuoto di fondo, nuoto artistico, pallanuoto e tuffi in corso di svolgimento a Fukuoka. Lo ha conquistato la staffetta 4×1500 mista: Pozzobon, Taddeucci, Acerenza e Paltrinieri hanno messo in fila l’agguerrita concorrenza, con l’Ungheria seconda e la Germania, nella circostanza priva del fuoriclasse del nuoto in mare, Florian Wellbrock, in terza posizione.

La vittoria è stata ottenuta grazie alle frazioni oculate delle due ragazze, brave a tener d’occhio quelle che in prospettiva erano le rivali più agguerrite, e alla fantastica terza frazione di Domenico Acerenza, che in questo nuoto senza corsie sembra aver trovato il suo humus più fertile è appagante.
A Greg, capitano di mille battaglie, Acerenza ha dato il cambio in prima posizione, e a quel punto per il plurimedagliato mondiale ed olimpico è stata poco più di una formalità.

Conforta la crescita di Paltrinieri, che aveva iniziato così così nella prima gara individuale, i 10000, poi si è riscattato con l’argento nei 5000 dietro a Wellbrock e davanti ad Acerenza ed ora ha messo la ciliegina sulla torta, regalando all’Italia la prima vittoria di sempre nella staffetta in acque libere.
Il medagliere azzurro di questa rassegna mondiale si compone ora di un oro, tre argenti e due bronzi, ma come sempre la parte del leone dovrebbe farla il nuoto tradizionale, quello tra le corsie.

PROSPETTIVE NELLE GARE IN PISCINA

A Budapest l’Italia raccolse complessivamente 22 medaglie, con 9 ori. Dal nuoto in corsia arrivarono ben 5 ori, bottino difficilmente eguagliabile in questa edizione. L’assenza di Minisini nel sincronizzato maschile e il risultato buono ma un po’ inferiore alle attese ottenuto nel nuoto in libere rende impossibili le 22 medaglie complessive. C’è però grande attesa per vedere se gli azzurri riusciranno almeno ad avvicinare il bottino ottenuto in Ungheria nel nuoto in corsia.

I riscontri del “Sette Colli” non sembrano straordinari, ma è notorio che i grandi campioni sanno sfruttare meglio degli altri gli ultimi giorni di preparazione prima di una grande competizione.
Le punte saranno sempre Ceccon, Martinenghi, Quadarella e Paltrinieri, con Benedetta Pilato che non avrà certo la condizione che le regalò il record mondiale dei 50 rana e l’oro mondiale nella doppia distanza.
Dalle staffette e dai velocisti dello stile libero potrebbero arrivare altre medaglie, ma parliamo di gare aperte a qualunque risultato. Ricordiamo che le batterie si svolgeranno nella notte italiana, mentre le finali inizieranno alle 13, a partire da domenica.

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