E finalmente, dopo la grandinata quotidiana delle polemiche sulla carenza di ambulanze nel Lazio, di lettighe lasciate per ore nei pronto soccorso per mancanza di posti letto, sull’affitto delle ambulanze private medesime con enorme esborso di quattrini pubblici, qualcosa pare cominci a cambiare. La Regione ha infatti approvato la delibera per la rimodulazione del Piano che riorganizza la rete ospedaliera di emergenza per un importo complessivo di oltre 122 milioni di euro, di cui 108,9 destinati alle terapie intensive e sub-intensive, e un totale di 694 posti aggiuntivi, di cui 282 in terapia intensiva e 412 sub-intensiva. Un milione e duecentomila euro sono stati destinati all’acquisto di nuove ambulanze: quattro sulla città di Roma, due a Frosinone, due a Latina, una a Rieti e una a Viterbo. Non solo. Una quota non consistente del finanziamento, oltre 12 milioni di euro, saranno destinati all’adeguamento dei Pronto Soccorso.
“Quest’intervento è stato già completato al 100% – ha commentato l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato -. La rimodulazione del Piano consentirà di avere in maniera strutturale e permanente circa 700 posti in area intensiva, elemento indispensabile a tutti i percorsi salvavita. Inoltre, anche gli interventi per i Pronto soccorso miglioreranno la ricettività e la separazione dei percorsi. Chiedo ai Direttori generali uno sforzo straordinario per mettere a terra, nel minor tempo possibile, quest’importante mole di finanziamenti e completare quanto prima i lavori previsti”. Per ora bene così. E se sono rose fioriranno.