Acea ha lanciato la campagna per dire “basta” agli sprechi e sensibilizzare al rispetto verso la risorsa idrica. Ma in provincia di Frosinone disperde ogni anno nell’ambiente 77milioni di metri cubi d’acqua. L’ad di Acea, Fabrizio Palermo, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, ha citato i progressi di Roma (perdite scese del 27% nel 2022) ma ha dimenticato – o forse non sa proprio essendo ancora fresco di nomina – la tragica situazione della Ciociaria.
Perdite idriche al 70%, 20 anni di gestione ma si è fatto poco o nulla
Allora, a guardare la faccenda dalle sponde del Cosa, sembra che – se davvero c’è da fare qualcosa perché “ogni goccia d’acqua” è preziosa -, Acea dovrebbe iniziare proprio da casa propria.
Dovrebbe iniziare a rimettere mano, cioè, a quell’Acea Ato 5 Spa, che da 20 anni gestisce il servizio idrico in Ciociaria. E, benché siano passati 20 anni, sembra sempre di essere al primo giorno, con i problemi di sempre insoluti: perdite al 70% (se va bene); disservizio continuo nelle forniture (per guasti improvvisi o per riparazioni); turnazioni notturne in un comune su tre (sia d’estate che d’inverno); investimenti ed opere previste mai realizzate; Depurazione che vale tutte le sanzioni imposte all’Italia dall’Ue; tariffe alle stelle (sono le più alte d’Italia); contenziosi a non finire con il territorio (sia con gli enti locali che con gli utenti); generale malcontento e scarsa stima dell’operatore.
Vengono prelevati 110 milioni di mc per fornirne appena 33
In Ciociaria, Acea “ciuccia” dal territorio 110 milioni di metri cubi d’acqua ogni anno, per riuscire a recapitarne appena 33 milioni agli utenti e perdendone dalle reti colabrodo i mancanti 77 milioni di metri cubi. Se “ogni goccia” è preziosa, che dire dei miliardi e miliardi di gocce disperse dalle condotte Acea in Ciociaria?
L’ad Palermo parla di “problema della ridotta disponibilità della risorsa idrica”. Ecco, in Ciociaria ci sarà pure la siccità, ma a dispetto di quella, di acqua per il servizio idrico ce ne è in abbondanza: almeno 3 volte quella che servirebbe e che Acea, a venti anni dall’affidamento del servizio, continua ancora a sprecare, a questo punto, senza più scusanti.
La siccità sarà la nuova emergenza, per ora si sciupano le risorse
La siccità sarà sicuramente la nuova sfida alle porte, un problema che diverrà nei prossimi anni – forse- più grave. Ma ad oggi, il primo problema che pesa sulla gestione idrica in provincia di Frosinone resta la dispersione elevatissima che triplica (ad essere fortunati) i costi, gli sforzi e lo stress ambientale per e del territorio.
Ben venga allora la nuova campagna e una rinnovata sensibilità di Acea a rispettare la risorsa idrica. Ben venga anche in Ciociaria, dove non è un problema di “gocce” perse: qui sono 7 miliardi di litri all’anno che se ne vanno per i fatti loro e per i quali i cittadini ciociari sostengono inutilmente costi e spese ingenti e, di questi tempi, non sempre e non più sostenibili.