Per la Pasqua, i detenuti del carcere di Paliano hanno realizzato e donato agli alunni della scuola primaria della città dei coloratissimi origami. L’iniziativa realizzata grazie alla collaborazione tra la casa penale e il Comune di Paliano, guidato dal sindaco Domenico Alfieri.
Paliano, martedì scorso la consegna dei doni
Così, martedì scorso, gli alunni delle classi quinte della scuola primaria di Paliano hanno ricevuto in dono alcuni oggetti artigianali realizzati dai detenuti della casa di reclusione che ha sede in città. Si tratta di origami, ovvero figure articolate realizzate con piegature di carta combinate in un’infinita varietà di modi.
La consegna è avvenuta alla presenza del vicesindaco e assessore alla Cultura ,Valentina Adiutori; della direttrice dell’istituto penitenziario Anna Angeletti, della dirigente scolastica Mariella Morelli e del comandante della polizia locale Domenica Borgia.
Un’ottima intesa tra istituzioni e un carcere che fa cultura
L’assessore comunale Valentina Adiutori ha sottolineato come la collaborazione con la casa di reclusione prosegua costantemente. “Anche oggi, con questi cadeaux, oltre a stupire e rendere felici questi bambini – ha aggiunto -, si è assistito ad un’attività culturale attraverso la quale i detenuti sicuramente si sono potuti sentire parte attiva ed utile per la società. I laboratori che infatti si svolgono all’interno della struttura, se da un lato permettono ai detenuti di recuperare o sviluppare delle proprie competenze, dall’altro arricchiscono il nostro paese con continui scambi culturali, come già successo con la realizzazione delle targhe in ceramica che ora impreziosiscono le nostre strade».
Le parole del sindaco Alfieri
Il sindaco Alfieri ha evidenziato come: «La casa di reclusione di Paliano si dimostra un luogo in cui c’è cultura e formazione, rispecchia la funzionalità rieducativa volta al reinserimento sociale delle persone detenute. Ringrazio la direttrice Angeletti per il suo sostegno a queste attività e la dirigente Morelli che ha permesso l’iniziativa aprendo con grande sensibilità le porte della scuola ad una realtà complessa come quella carceraria».