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Partita epica: la vince Alcaraz, ma Jannik Sinner cade in piedi

Roberto Mercaldo
Ottobre 2, 2024
Carlos Alcarez

E’ stata una sfida stellare, tra i due migliori giocatori del circuito, che probabilmente monopolizzeranno le scene ai massimi livelli del tennis per i prossimi dieci anni. Ha vinto Alcaraz, ed è la terza volta nel 2024, quel 2024 in cui Sinner ha posto tra sé e gli altri un divario abissale, issandosi sul primo gradino del ranking e guadagnando un margine sempre più ampio.
Però gli scontri diretti, a Indian Wells e al Roland Garros in semifinale e a Pechino in finale, hanno sempre premiato il ragazzo di Murcia. Partite sempre molto equilibrate, conclusesi sul filo di lana: al terzo in America, al quinto in Francia, al tiebreak del terzo in Cina. E il verdetto è stato favorevole a Carlitos, nonostante Sinner abbia mostrato solidità fisica, tennistica e mentale.
Hanno avuto torto gli… assenti dal teleschermo, perché davvero i due giovani fenomeni si sono affrontati in un crescendo tecnico e atletico che ha toccato l’apice all’ottavo gioco del secondo set. Già c’era dietro una storia avvincente, con Alcaraz che sembrava padrone del primo set e Sinner capace di rientrare e di aggiudicarsi il tiebreak cancellando due palle set allo spagnolo. Poi un secondo in cui i servizi l’avevano fatta da padroni e… magicamente l’ottavo. Complesso persino descriverlo, questo gioco che ha finito col determinare l’esito del confronto. Jannik Sinner infatti, giocando in modo meraviglioso da fondo campo e rispondendo come solo lui sa fare, si è procurato due palle per il 5-3, che di fatto, se sfruttate, gli avrebbero consentito di servire per il match. In entrambe le occasioni Alcaraz si è salvato con il servizio: un ace e un secondo punto diretto con la prima hanno cancellato le due opportunità per l’altoatesino. A sua volta Alcaraz ha avuto molte occasioni di impattare a quattro, ma Jannik puntualmente gliele ha vanificate. Si è andati avanti così, con una parità che tornava prepotente dopo prodezze ora dell’uno ora dell’altro tennista, fino ai due punti di fila del murciano che ha agganciato l’avversario a 4. E l’effetto psicologico è risultato devastante per Jannik, che poi ha a sua volta ceduto il servizio, complice una riga colpita da Alcaraz con una palla steccata. Si è andati al terzo, e la partenza sembrava decisamente favorevole al tennista spagnolo, che ha sfiorato addirittura il 4-1 con doppio break. Sinner ha avuto però il merito di tenersi a distanza ridotta in questo momento di difficoltà e poi, brekkando l’avversario a 15, di riportarsi sul 4 pari. Non senza sofferenza è arrivato successivamente anche il 5-4. Ancora una possibilità per l’altoatesino sul 15-30 del decimo gioco, ma poi si è arrivati, non senza colpi di scena ulteriori e punti di una assoluta qualità tecnica, al tiebreak. Sinner si è presentato al tredicesimo gioco avendo vinto 18 degli ultimi 19 tiebreak, ma quando giocano lui e Alcaraz non c’è statistica e non c’è classifica che possano far fede. Contano gli impulsi del momento, conta l’estro e forse per Jannik per un po’ conteranno anche alcuni pensieri non proprio positivi, benché lui sia un ragazzo perbene come pochi e certamente non abbia fatto nulla di male. E allora, avvio di tiebreak tutto di marca… altoatesina, con un 3-0 e doppio mini break che sembrava qualcosa di più di una semplice opzione per la vittoria finale. A questo punto però Alcaraz è riuscito a giocare due punti fantasiosi ed incisivi, recuperando entrambi i mini break. E la serie è proseguita, con un esterrefatto Sinner che si è visto prima superato attraverso i due punti con servizio ad Alcaraz e poi addirittura staccato sul 6/3: “colpa” di un terrificante dritto del murciano ma anche di una prima palla che ha abbandonato il ragazzo di San Candido proprio nel momento meno opportuno. E’ finito 7-3, il tiebreak che stavolta ha voltato le spalle a Jannik: ora il parziale degli ultimi 20 è 18-2, ma I due persi gli sono costati Wimbledon e questa finale cinese.

LA RIVINCITA A SHANGAI, NEL MILLE GIA’ PARTITO CON FOGNINI PROMOSSO AL SECONDO TURNO
E’ iniziato intanto, nella mattina italiana, il mille di Shangai, con tanti italiani in campo. C’era anche un derby, in questa prima giornata, con Fognini chiamato a confrontarsi con Darderi. Ha vinto il ligure, al terzo set, dopo aver dato la sensazione di poter vincere in due il confronto. Ottenuto il break anche nel secondo parziale, Fognini è stato raggiunto ed ha poi perso il tiebreak per 7-5, ma nel terzo ha chiuso i conti grazie a un decimo gioco sontuoso.
Ha perso al primo turno Luca Nardi, da qualche tempo incapace di mettere insieme due set giocati su standard elevati. Eccellente il primo parziale del pesarese, ma poi Alexander Muller ha innestato le marce più alte ed il nostro portacolori è naufragato come purtroppo gli accade di frequente.
Sconfitta anche per Lorenzo Sonego, che contro Shapovalov, mancato fenomeno canadese, ha dovuto incassare due tiebreak persi, entrambi in volata. Peccato per il torinese, che non riesce a dare continuità ai risultati.
Domani in campo Berrettini e Bellucci: per Matteo, reduce dallo stop per infortunio di Tokyo, ci sarà da superare O Connell, già battuto una volta in stagione. Per Bellucci invece c’è il sudafricano Harris, che in carriera è riuscito a toccare persino la posizione numero 31, ma che oggi occupa un gradino al di sotto di quello su cui siede Mattia, mancino talentuoso che nel 2025 proverà ad ingrossare la pattuglia degli italiani top 50.
In programma anche i quarti di finale del torneo mille femminile di Pechino. Aryna Sabalenka, testa di serie numero 1, se la vedrà con Karolina Muchova; dalla stessa parte del tabellone ecco Andreeva-Zheng, la baby russa contro la cinese più accreditata. Nella parte bassa la sorpresa Starodubtseva affronterà Coco Gauff, mentre Paula Badosa, spagnola, dovrà tenere a bada le velleità della padrona di casa Wang.

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