Diventa mamma dopo un trapianto di utero da una donatrice deceduta. E’ il primo caso in Italia ed è avvenuto a Catania presso l’Ospedale Cannizzaro. La donna, una 31enne priva di utero dalla nascita a causa della sindrome di Rokitansky, ha dato alla luce la piccola Alessandra (il cui nome è in ricordo della donatrice prematuramente scomparsa a casa di un arresto cardiaco). Al mondo è soltanto il sesto caso di gravidanza portata a termine dopo un trapianto del genere.
Le condizioni di mamma e figlia sono stabili ma ancora sotto osservazione (la mamma ha anche contratto il Covid prima del parto).
«La nascita di questa bambina – ha detto Massimo Cardillo, direttore del Centro nazionale trapianti – è un risultato straordinario. Questa sperimentazione è ancora agli inizi, soprattutto per quanto riguarda gli interventi a partire da donatrici decedute, che sono solo il 20% dei già pochi trapianti di utero finora realizzati nel mondo». In lista d’attesa per sottoporsi alla stessa procedura ci sarebbero altre 5 donne italiane. La piccola Alessandra oggi rappresenta per le donne nate prive di utero una speranza concreta di poter condurre una gravidanza ed è l’ennesima testimonianza di come la medicina dei trapianti e la donazione degli organi siano un valore da promuovere sempre di più».