E’ diventato un caso il concerto di Capodanno del Circo Massimo, a Roma: dopo l’esclusione del rapper romano Tony Effe decisa dall’amministrazione capitolina per i suoi testi giudicati sessisti, hanno annunciato la loro rinuncia per solidarieta’ altri due artisti, Mahmood e la cantautrice Mara Sattei, denunciando una forma di censura verso il collega. Di fatto si e’ cosi’ svuotato il programma della serata che andra’ completamente rivisto. “Roma Capitale non censura nessuno”, la replica del sindaco Roberto Gualtieri, ma “il Concerto di Capodanno ha senso solo se e’ una festa che unisce e non divide la citta’” e nel caso di Tony Effe “si sono urtate alcune sensibilita’ su valori fondamentali”. Gualtieri ha assicurato che Tony Effe “sicuramente avra’ occasioni di suonare ancora nella nostra citta’”. Il concerto del 31 dicembre, annunciato dal sindaco Roberto Gualtieri la settimana scorsa con la previsione di 70-80mila presenze, rischia ora di diventare il piu’ grande autogol dell’amministrazione capitolina. La scelta di portare il 33enne trapper romano Tony Effe, famoso per ‘Sesso e samba’ (in coppia con Gaia) e piu’ ancora per i suoi testi sessisti e violenti sul palco del Circo Massimo aveva suscitato da subito la perplessita’ della stampa.
PIOGGIA DI CRITICHE
Lo tsunami di critiche anche dalla politica ha costretto il sindaco di Roma a fare retromarcia ma ormai la frittata era fatta. Stavolta il coro e’ partito dal mondo della musica che si e’ schierato compatto con Tony Effe: “Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare al Capodanno della Capitale. Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d’arte possa essere discussa e criticata, ma non deve esistere censura”, ha scritto Mahmood sul social. Seguito qualche ora dopo da Mara Sattei che ha annunciato che non avrebbe preso parte all’evento: “Non trovo corretto impedire a un artista di esibirsi, privandolo della sua liberta’ di espressione”, ha scritto su Instagram. La federazione dei discografici italiani, la Fimi, si e’ unita alla protesta: “Siamo sempre e sempre saremo dalla parte degli artisti e contro queste forme di censura. La liberta’ di espressione non e’ negoziabile”. Una bella gatta da pelare per il Campidoglio col rischio concreto di fare una bruttissima figura internazionale proprio quando gli occhi del mondo saranno tutti puntati su Roma per l’inizio del Giubileo. Per il momento dall’assessorato al Turismo si limitano a dire che si sta “cercando una soluzione”. Di certo, a questo punto, c’e’ che per il concerto del Circo Massimo l’unico confermato e’ proprio il sindaco Gualtieri che aveva annunciato la sua presenza sul palco.