Un nuovo esposto-denuncia è stato presentato dall’Associazione ambientalista Fare Verde a seguito di ulteriori episodi di emissione odorifere moleste nell’area del Comune di Patrica.
A firmare la segnalazione, inviata a Arpa Lazio, Carabinieri territoriali e forestali, Regione, sindaco e Provincia di Frosinone è stato il presidente provinciale di Fare Verde Frosinone e dirigente nazionale del sodalizio, Marco Belli, che alle autorità in indirizzo ha evidenziato come nell’areale Fosso Vadisi e in località Ferruccia (comune di Patrica, SIN fiume Sacco) si continui a reiterare il reato di emissioni odorifere moleste.
“Da troppo tempo ormai le emissioni di odori nauseabondi molestano i residenti dell’areale di Fosso Vadisi e della località Ferruccia nel Comune di Patrica – scrive nella denuncia Belli -. Residenti che sono costretti a riparare presso amici e parenti modificando le loro abitudini di vita nonostante le vibrate proteste alle Autorità Competenti. Una situazione incresciosa che lo scrivente definisce come una sorta di “stalking ambientale” i cui responsabili non sono ancora stati assicurati alla giustizia per il reato di molestie odorifere”.
Belli ricorda anche che solo lo scorso 10 Agosto, proprio a seguito di alcune prime denunce presentate da Fare Verde “si è tenuto un incontro tra il direttore dell’Arpa Lazio sez. di Frosinone , il Comune di Patrica e una delegazione di cittadini residenti nell’areale fosso Vadisi (in rappresentanza dei loro vicini di casa circa 30 che aspettavano fuori dall’edificio), coordinati dal referente di Fare Verde Patrica e dal Dott. Marco Belli per Fare Verde ETS ODV sezione provinciale di Frosinone. Durante l’incontro i cittadini di Patrica e gli associati e Fare Verde ETS ODV hanno rappresentato tutte le criticità ambientali dell’areale di Fosso Vadisi e della località Ferruccia. Sono state messe in evidenza le emissioni odorigene che molestano i cittadini e le condizioni di particolare inquinamento di Fosso Vadisi. Fosso che la Natura ha creato per il convogliamento delle acque piovane ma che è stato trasformato dall’uomo in una fogna a cielo aperto, deviato e in parte intubato per raggiungere il depuratore ASI”.
Il responsabile provinciale dell’associazione ambientalista ribadisce quindi “a tutte le Autorità in indirizzo le richieste fatte all’Arpa Lazio e al Comune di Patrica, che consistono nell’istallazione di un campionatore automatico sulle acque di fosso Vadisi per la verifica degli scarichi anomali, di una Centralina fissa per il monitoraggio della qualità dell’aria e di una centralina olfattometrica (Naso elettronico) e nel frattempo una campagna per il monitoraggio della qualità dell’aria con centralina mobile”. In particolare, poi, al Comune di Patrica è stato rinnovato l’invito ad installare telecamere sul tratto di strada via Vadisi e di redigere il Piano di zonizzazione con fasce di rispetto tra aziende e abitazioni, procedendo a verificare le autorizzazioni per lo stoccaggio all’aperto di bonzette e fusti pieni di materiale liquido presso una specifica azienda; la verifica delle autorizzazioni per la sosta dei camion, cassoni e altri materiali sul piazzale in uso a un’altra società che opera nella zona; così come la verifica di tutte le autorizzazioni per le emissioni odorigene in un’altra azienda vicinae l’eventuale revisione dell’AIA.
Belli evidenzia anche come, subito dopo ferragosto si sono chiaramente avvertiti odori nauseabondi fino ai giorni scorsi “Si tratta – denuncia – di odori nauseabondi e acidi che cagionano bruciore alla gola e rendono insopportabile la qualità della vita per chi abita nella zona di Fosso Vadisi e località Ferruccia. Si chiede – conclude – l’intervento di tutte le Autorità in Indirizzo per soddisfare le richieste fatte dai Cittadini di Patrica e da Fare Verde sopra esposti con lo scopo di risolvere definitivamente questa gravissima criticità ambientale che ha portato i cittadini residenti all’esasperazione e a contrarre gravissimi problemi di relazione con amici e parenti”.
