Fenomeno baby-gang, paura in città
Sono sempre più frequenti nel capoluogo le notizie riguardanti risse tra baby-gang sia nella parte bassa che nel centro storico. Episodi che lasciano interdetti per l’età dei protagonisti (quasi sempre dai 14 ai 17 anni) e per la violenza dei comportamenti. Il fenomeno, ormai dilagante in tutta Italia, non depone bene per la sicurezza della città ma soprattutto per i pericoli che tanti ragazzi, anche inconsapevolmente, possono correre soltanto per la frequentazione di alcune zone di Frosinone. Mentre vengono diffuse periodicamente notizie sul potenziamento degli impianti di videosorveglianza allo stesso modo si rileva una criticità nella prevenzione e nella gestione del fenomeno. Sarebbe opportuno che i candidati sindaco e le loro coalizioni tenessero presente questa problematica studiando sin da ora il modo per prevenire e combattere queste bande di adolescenti che, in ogni caso, rappresentano dei “germogli” di criminalità che non fanno bene a nessuno.
Ex Permaflex, nuovo centro ma per chi?
Si fa un gran parlare del nuovo centro ex-Permaflex all’uscita dell’autostrada di Frosinone e delle opere compensative che il Comune incasserà dai promotori dell’iniziativa ma, ad oggi, nessuno conosce il progetto definitivo dell’insediamento commerciale di cui si parla da una ventina d’anni e che continua a rimanere un mistero glorioso per i comuni mortali. In una città che continua a perdere residenti e appeal da tutti i punti di vista, con i grandi centri per lo shopping che hanno visto crollare i fatturati e che vivono un momento molto preoccupante, all’uscita da una pandemia dove il concetto di shopping va sempre più nella direzione della rete e del digitale in tanti si chiedono quali siano gli elementi di novità e di attrazione che possano giustificare un’investimento di quella portata in una zona piuttosto difficile e complicata come la nostra. Per questo un pizzico di trasparenza in più sul progetto sarebbe doverosa da parte del Comune e degli imprenditori titolari delle aree anche per far capire a tutti in che direzione sta andando il futuro commerciale di tutto il comprensorio che interessa anche i comuni limitrofi al capoluogo. Per evitare colate di cemento o peggio, la realizzazione di inutili cattedrali nel deserto.
Il Pnrrr guarda allo sport. Ma i Comuni non incassano un euro
L’impiantistica sportiva cittadina non rende un euro ai comuni della nostra provincia. Anzi, tra contenziosi e canoni di locazione non pagati, rappresenta un costo per molte casse comunali. Sono tanti i centri comunali, gestiti da associazioni e privati, che non portano alcuna redditualità. E su tanti dei rapporti in essere vige ovunque una sorta di oscurantismo da parte degli uffici competenti. Visto che sulla ristrutturazione e sul potenziamento degli impianti sportivi insistono molte iniziative del Pnrr non vorremmo che le tante “cattive gestioni” in corso non siano un freno anche alla possibilità di progettare e accedere ai finanziamenti da parte dei comuni della nostra provincia. In particolare di quelli più grandi. Frosinone e Cassino in testa.
Alla fine è la Lega a chiedere la testa di Gizzi
Dopo una giornata difficilissima, vissuta sotto la pressione dei media e sotto attacco politico delle opposizioni per le improvvide dichiarazioni di Stefano Gizzi, alle 22.30 il senatore Claudio Durigon ha chiamato il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore chiedendogli di revocare immediatamente la delega all’assessore leghista. Nella mattinata di oggi il primo cittadino firmerà il provvedimento di sfiducia e al suo posto verrà nominato Angelo Macciomei. Si chiude una bruttissima pagina di politica caratterizzata da un’uscita infelice e del tutto gratuita da parte dell’esponente dell’amministrazione comunale fabraterna. Un sostegno vergognoso all’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina esternata, tra l’altro, dal delegato alle “politiche culturali” del comune.
