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Pd, in fila per uscire: anche Pompeo valuta il da farsi. Il peso dei risultati di Anagni e Ferentino

Licandro Licantropo
Aprile 27, 2023
Antonio Pompeo, ex sindaco di Ferentino

Dopo le comunali di Ferentino ci sarà una seria riflessione da parte di Antonio Pompeo e di tutta la sua area sul futuro politico. Il tema sarà se restare o meno in questo Partito Democratico. Ma soltanto dopo il congresso regionale (si terrà o a giugno oppure a settembre) verrà presa una decisione definitiva. Intanto però dal Pd continuano ad andare via esponenti importanti. Dopo l’addio di Beppe Fioroni e Andrea Marcucci, è stata la volta di Enrico Borghi, approdato in Italia Viva di Matteo Renzi tra le proteste dei Democrat, a cominciare da Francesco Boccia. Non è il solo però. Anche Caterina Chinnici darà l’addio al partito per andare in Forza Italia. Una decisione che farà discutere a lungo. Caterina Chinnici è stata candidata alla presidenza della Regione Sicilia ed è la figlia del magistrato che ha letteralmente inventato il Pool antimafia, quel Rocco Chinnici ucciso da “Cosa Nostra” in un attentato.

Elly Schlein evita commenti, gli altri leader pure ma evidentemente i malumori nel partito ci sono. I sondaggi sembrano premiare lo spostamento a sinistra del baricentro del partito, almeno per adesso. Ma continuano a non esserci risposte su due punti fondamentali: quali alleanze innanzitutto? Quali e quanti spazi per chi rappresenta la minoranza nei territori? E questo è il caso di Antonio Pompeo, ex presidente della Provincia ed ex sindaco di Ferentino. A pensarci bene è quanto (non) accaduto dopo le regionali a sorprendere. Antonio Pompeo ha preso più di 15.000 preferenze e tante altre sono andate ad Annalisa Paliotta e Alessandra Cecilia. Senza questi voti non sarebbe scattato il seggio per Sara Battisti. Questo tema è stato completamente sorpassato e anzi adesso sono in corso le comunali a Ferentino nelle quali Francesco De Angelis, Sara Battisti e Mauro Buschini sostengono Piergianni Fiorletta “contro” Antonio Pompeo.

Dicevamo del congresso regionale. Alessio D’Amato, candidato a Governatore, è sparito dopo le elezioni. Nicola Zingaretti ha appoggiato Elly Schlein e punta ad indicare il segretario della federazione di Roma. Il grande favorito è dunque Daniele Leodori, anche lui sostenitore della Schlein. Alle primarie nazionali Antonio Pompeo stava con Stefano Bonaccini, ma con Leodori ha un buon rapporto. La questione è rappresentata però dagli assetti provinciali, dominati da Pensare Democratico di De Angelis. Quali potrebbero essere gli spazi per Pompeo? Infatti l’ex presidente della Provincia non si fida e si sta guardando intorno. In passato, insieme a Francesco Scalia e Simone Costanzo, è stato uno dei “renziani” della prima ora. Adesso, dopo il divorzio da Azione di Carlo Calenda, Matteo Renzi ha aperto la “campagna acquisti”. Fra un anno si vota per le europee, con un sistema proporzionale. Un appuntamento fondamentale per tutte le forze politiche. Renzi ha tutto l’interesse ad aprire le porte di Italia Viva, come in effetti sta facendo. Antonio Pompeo e la sua area valuteranno anche questa possibilità. A meno che Daniele Leodori non riuscirà nel miracolo di pacificare la federazione provinciale del partito.

ANAGNI E FERENTINO

Molto dipenderà anche da come si concluderanno le elezioni comunali di Anagni e Ferentino. Se dovessero vincere Alessandro Cardinali e Piergianni Fiorletta, allora Francesco De Angelis farebbe pesare il modello vincente già sperimentato a Sora e in Provincia: una grande alleanza civica nella quale una parte del Pd (la sua) ottiene vittorie e postazioni politiche. Ad Anagni però il centrodestra si gioca molto con Daniele Natalia, che non ha alcuna intenzione di abdicare. A Ferentino il candidato sindaco di Pompeo è Alfonso Musa, che punta ad arrivare al ballottaggio per poi i disputare i tempi supplementare nell’uno contro uno. In entrambi i Comuni bisognerà fare i conti con gli altre esponenti: Danilo Tuffi (sostenuto da Franco Fiorito) e Luca Santovincenzo ad Anagni, Angelica Schietroma e Lorenzo Fiorini a Ferentino. Il Campo largo di Nicola Zingaretti e Francesco Boccia è stato prima asfaltato (comunali, politiche, regionali) e poi sepolto, mentre quello di Francesco De Angelis ha vinto alle provinciali e può adesso concedere uno o due bis. Infine il Terzo Polo: in Parlamento e nei consigli regionali Renzi e Calenda convivono da separati in casa e soltanto sul piano formale, nei territori ancora non si capisce. In Ciociaria nessun segnale da Azione e neppure da Italia Viva. Alle comunali gli spazi appaiono proibitivi. Si aspettano notizie da Antonello Antonellis e Germano Caperna.

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