Che fine ha fatto il congresso provinciale del Partito Democratico? Intanto non è stato ancora convocato: bisognerà attendere ottobre. Forse. Luca Fantini, segretario in “prorogatio” da fine luglio, semplicemente non si sta facendo notare in questa fase.
Francesco De Angelis e Sara Battisti, che pure avevano lasciato intendere che un loro faccia a faccia sarebbe stato imminente, restano al coperto. Daniele Leodori, segretario e consigliere regionale, ostenta una calma olimpica, forte della logica e della conoscenza dei meccanismi che regolano il partito. Una cosa è certa: anche in Ciociaria non si potrà prescindere dall’area di Elly Schlein. E’ questo il motivo per il quale il nome che rimbalza ovunque è quello di Danilo Grossi. Il quale avrà il sostegno di AreaDem di Francesco De Angelis. Poco importa che il presidente regionale alle primarie nazionali ha sostenuto Stefano Bonaccini (come pure Sara Battisti e Antonio Pompeo). Quello che conta davvero è che AreaDem di Dario Franceschini e Daniele Leodori si è schierata immediatamente con Elly Schlein. Anche Sara Battisti sa che prescindere dalla leader nazionale è impossibile. Però potrà provare a fare altri ragionamenti sul piano locale. Magari cercando di riproporre Luca Fantini. Un’ipotesi che invece Daniele Leodori e Francesco De Angelis non ritengono più di “garanzia”. E Antonio Pompeo? L’ex presidente della Provincia ha comunque una componente di riferimento ed è convinto di valere ancora il 30%. Nell’ambito del congresso dirà la sua.
La domanda che tutti si fanno è: il sindaco di Cassino Enzo Salera sarebbe davvero contento se il segretario fosse Danilo Grossi? La questione è politica. Salera potrebbe puntare alla candidatura alla presidenza della Provincia, sia se restasse la Del Rio, sia se si tornasse all’elezione diretta. In secondo luogo, essendo il primo cittadino della seconda città della provincia, Salera vuole dire la sua anche sulle candidature regionali e parlamentari. Quando si entrerà nel vivo del congresso, si capiranno tutte le strategie.
Continua a rimanere “appeso” il caso del Comune di Frosinone, il capoluogo. Il gruppo consiliare, formato da Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi, ha ripetutamente posto il tema della centralità del loro ruolo. Risposte vere dalla segreteria provinciale non sono arrivate. Da qualche mese il Partito Democratico incalza la maggioranza di centrodestra, soprattutto sulla mobilità urbana, sul percorso del Bus rapid transit e sull’ascensore inclinato. Nell’ultima seduta Angelo Pizzutelli ha tirato fuori l’argomento della commissione Solidiamo e nel centrodestra più di qualcuno si è innervosito.
Il fatto è che se davvero alla fine il nuovo segretario sarà Danilo Grossi, a Frosinone potrebbero esserci delle novità non di secondo piano. Iniziando dalla possibile candidatura a sindaco di Stefano Pizzutelli, la cui adesione al partito è avvenuta proprio quando la Schlein è diventata segretaria. Grande assente nel dibattito provinciale dei Democrat è la strategia delle alleanze. Impossibile non tenere conto di quello che sta succedendo a livello nazionale. In diversi stanno andando via da Azione di Carlo Calenda, che a livello locale non dà segnali da tempo. C’è un fuoco di sbarramento nei confronti di Italia Viva di Matteo Renzi, in Ciociaria rappresentata dal sindaco di Posta Fibreno Adamo Pantano. Ma Italia Viva un accordo con il Pd lo farebbe in Ciociaria? Nessuno conosce la risposta. Il Partito Socialista di Gian Franco Schietroma non ha alcuna intenzione di accettare né lo schema del Campo largo né quello delle coalizioni civiche e trasversali. Il Movimento Cinque Stelle è dilaniato dalla “guerra” tra il fondatore Beppe Grillo e l’attuale leader Giuseppe Conte.
Al di là del congresso e indipendentemente dalle candidature a sindaco, il Pd deve porsi il problema di come affrontare le diverse elezioni. Anche in Ciociaria. Il buco nero, senza risposte, è questo.
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