Una fotografia disorientante quella scattata da Pendolaria 2023, il dossier annuale di Legambiente dove emerge che il Lazio ha le peggiori linee ferroviarie italiane: la tratta Roma-Lido e la Roma Nord-Viterbo si trova fra le dieci peggiori e più a rischio in Italia per un’importante malfunzionamento a fronte di un passaggio di gestione da Atac a Cotral ma il Lazio è anche la regione per numero di corse, record di doppio binario ma fanalino di coda per gli investimenti regionali (appena lo 0,1% del bilancio dedicato al trasporto).
Treni stravecchi che di media hanno tra i 17 e i 33 anni, continuano a circolare in una Regione che è al secondo posto per pendolarismo.
Legambiente pone l’accento sul netto divario tra Nord e Sud Italia. Al Sud ci sono meno treni che viaggiano su linee in larga parte a binario unico. Il confronto è impietoso se si guardano le corse dei treni regionali in Sicilia, che sono ogni giorno 506 contro le 2173 della Lombardia.
Trend positivo per le nuove linee di tram, metro C e anello ferroviario, mentre mancano ancora fondi per i prolungamenti di A, B e B1, per l’aumento di frequenza del passaggio dei treni su B, B1 e C e per ulteriori 4 tram.
PENDOLARIA 2023, LA RICHIESTA DI ZANCHINI
Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, chiede al Ministro dei Trasporti di usare la stessa attenzione che mette per le grandi opere, anche per il rilancio della mobilità su ferro: “Il rilancio della mobilità nelle città e la condizione che vivono i pendolari devono diventare una priorità dell’agenda politica nazionale […] la situazione che si vive da dieci anni sulle tre linee peggiori d’Italia è inaccettabile, è la conseguenza di drastici tagli e di disattenzione al servizio”.
FRA ALTI E BASSI
Record positivo assoluto del Lazio è quello per la minor percentuale di ferrovie a binario unico: sono 1.008 km le ferrovie con doppio binario (dato migliore nazionale) e 348 km quelle a binario unico. Negativo invece il dato sugli investimenti dal bilancio regionale che in Italia sono stati pari allo 0,57% per quest’anno ma nel Lazio sono appena dello 0,10% del bilancio (penultima Regione) pari a soli 27,7 mln di stanziamenti per il materiale rotabile e 0 per i servizi.
I PROGETTI
Tra i progetti da realizzare per i Treni Regionali c’è il quadruplicamento della Capannelle-Ciampino che, a fronte di un costo pari a 255 mln di euro, è stato finanziato per 229. Sul fronte delle Ferrovie Dismesse che l’associazione chiede di riattivare continuano ad essere presenti la Priverno-Terracina, tratta di 17,5 km chiusa nel 2012 per una frana, la Orte-Capranica-Civitavecchia e la Parco Leonardo-Fiumicino.