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Per Sinner e Cobolli una domenica speciale

Roberto Mercaldo
L’altoatesino annulla 5 match ball a Carreno, il fiorentino vince a Zara
Marzo 28, 2022
sinner e cobelli domenica torneo
Jannik Sinner

All’Italia dello sport, intenta a leccarsi le ferite della cocente eliminazione dal mondiale d’inverno in Qatar, i sorrisi arrivano da altre discipline sportive. A illuminare la domenica di Passione strappata al suo alveo temporale sono due giovani tennisti. Il meno celebrato si chiama Flavio Cobolli, è nato a Firenze ma vive da sempre a Roma e deve ancora compiere 20 anni. A Zara, nel pomeriggio di ieri, ha colto la sua prima vittoria in un torneo Challenger, battendo in finale in due set il polacco Michalski.

Con il successo nel torneo croato Flavio Cobolli ha guadagnato circa 20 posizioni nel ranking Atp, che nel prossimo aggiornamento ufficiale del 4 aprile lo vedrà certamente e per la prima volta nei primi 150 del mondo. Alla sua terza finale, Flavio ha fatto centro, domando il polacco con un eloquente 6/4 6/2. Ora è il terzo under 20 al mondo, dietro il fenomeno spagnolo Alcaraz e il norvegese Rune. Non è più un Under 20 ed è ben più noto agli appassionati Jannik Sinner, che a Miami in questi giorni deve difendere i punti conquistati con la finale dello scorso anno. Reduce da una fastidiosa influenza, che lo aveva costretto al ritiro nel torneo di Indian Wells, Sinner aveva già dovuto fare gli straordinari contro Ruusuvuori, superato al termine di un match complicato. Contro il finlandese, Jannik aveva compiuto un piccolo miracolo, annullando all’avversario ben tre match point. Decisamente più in alto era posta l’asticella del terzo turno, perché dall’altra parte della rete c’era Pablo Carreno Busta, numero 17 al mondo, uno che non molla fino all’ultima palla e che nel corso di una partita commette un numero insignificante di gratuiti. Nel gergo tennistico rientra nella tipologia del giocatore che mai si batte da solo.

Nell’unico precedente, Sinner era stato sconfitto al terzo dallo spagnolo, che nella circostanza aveva peraltro cancellato tre palle match. Le condizioni di forma non eccelse dell’altoatesino rendevano il confronto di ieri oltremodo insidioso. L’inizio ha perentoriamente confortato questa sensazione, con lo spagnolo subito scappato via con 3/0 precoce. Sinner ha però reagito con tenacia, non sempre assistito dal suo miglior tennis, fino a guadagnarsi addirittura una situazione di vantaggio. Sul 5/4 e servizio, però, qualche meccanismo di gioco si è fatalmente inceppato e Carreno è tornato a mordere il match con la sua tenacia e la sua regolarità. Uno sciagurato dodicesimo gioco ha così consegnato al tennista iberico le chiavi del primo set e a quel punto la sorte di un Sinner distante dalla consueta incisività sembrava segnata. Jannik è invece rimasto attaccato all’avversario, trovando conforto in una prima di servizio d’improvviso autoritaria e spesso vincente. Molto più faticosi i suoi game rispetto ai turni di battuta dell’avversario, ma il punteggio ha continuato a seguire i servizi fino al sospirato 5 pari, raggiunto dopo un primo match ball annullato. E a questo punto Jannik si è letteralmente scatenato, demolendo le resistenze dello spagnolo e mettendo a referto 15 punti di fila, valsi di fatto il 7/5 che ha rimesso in equilibrio il confronto.

Il vero capolavoro però il tennista azzurro lo ha compiuto nel terzo parziale, quando, complici un paio di smorzate mal eseguite, si è trovato a dover rincorrere dal 2/5. Tenuto il servizio non senza patemi, Sinner ha operato il break a 0, regalandosi un’altra importante chance sul 4/5. Il decimo gioco del terzo set ha espresso in pochi minuti l’essenza di uno sport diabolico, con Carreno Busta più che deciso a chiuderla lì e Sinner prigioniero di un’intermittente ispirazione che lo portava ad alternare meraviglie a scelleratezze. Sono arrivate altre 4 palle match e puntualmente, sull’orlo del baratro, il ragazzo italiano ha sempre trovato la corda di salvataggio, attingendo al suo repertorio di spietato bombardiere da fondo campo. Quando finalmente il decimo gioco ha premiato gli affannosi singhiozzi di Jannik, sul viso di Carreno è scesa la notte. Senza più il fardello della paura, Sinner ha disegnato traiettorie da videogioco e la conseguenza è stata il suo urlo liberatorio dopo altri due game conquistati con piglio guerriero. Al quarto turno, domani, troverà un Krygios mai così bello e concentrato. Ma Jannik, il rosso d’Italia, non conosce la paura.

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