Migliore qualità delle condizioni di lavoro, cultura e la pratica della salute e della sicurezza, meno rischi di infortuni e malattie, lotta al lavoro irregolare, alle molestie e molto latro ancora.
Sono questi temi e le misure su cui si propone di intervenire la nuova legge regionale in materia di promozione della salute e della sicurezza sul lavoro e del benessere lavorativo, che il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, con 22 voti a favore e 7 astenuti.
Il provvedimento, che conta 15 articoli, detta una serie di interventi con lo scopo di migliorare la qualità delle condizioni di lavoro, diffondere la cultura e la pratica della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, promuovendo ed elevando il sistema di informazione, comunicazione, controllo e vigilanza in materia. La nuova normativa mira anche a prevenire i rischi di infortuni e le malattie professionali, nonché a contrastare il lavoro irregolare, le pressioni fisiche e psicologiche e le molestie sul lavoro, così come a promuovere misure per favorire il benessere organizzativo.
Alcuni specifici articoli di legge, inoltre, prevedono disposizioni per agevolare l’accesso dei pazienti oncologici al risarcimento previdenziale dell’Inail per i tumori correlabili con il lavoro svolto.
Con alcuni emendamenti dell’assessore al ramo sono state introdotte inoltre alcune misure relative a: contributi alle aziende che abbiano un modello organizzativo capace di garantire salute e benessere del lavoratore e quelle a sostegno dei minori orfani di genitori morti sul lavoro, grazie al Programma “Mai più soli”.
Per realizzare gli obiettivi fissati nella legge, è previsto un “Piano strategico regionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro” di durata biennale, soggetto ad aggiornamenti anche prima della scadenza, che individuerà gli ambiti, le priorità e i criteri per la localizzazione di interventi in aree specifiche del territorio regionale.
Sono altresì previsti: l’istituzione di una “Giornata per la salute e la sicurezza sul lavoro”; un “Sistema informativo regionale per la prevenzione e per la sicurezza sul lavoro; uno “Sportello per la sicurezza sul lavoro”; infine, un “Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.
La legge ha una dotazione finanziaria di 2,1 milioni di euro per il biennio 2023-2024 che, grazie a un emendamento del vice presidente di Giunta, è stato un incrementato per il 2022 di 7 milioni di euro di parte corrente e 3,9 milioni in conto capitale; per il 2023, invece, di 15 milioni di euro in conto capitale.