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Pizzutelli IV: un “big” per Mastrangeli. Nel M5S si litiga in chat per Marzi

Licandro Licantropo
Nel quartiere Scalo di Frosinone, al di qua e al di là della ferrovia, si pronuncia il nome di Anselmo Pizzutelli si avverte immedia­tamente la sensazione di aver indicato una persona che può spostare l’ago della bilancia alle comuna­li. Lo ha sempre fat­to, ma non perché ab­bia “soltanto” ricop­erto il ruolo di presidente di quel “Laboratorio Scalo” che ha cambiato il modo di percepire e di vivere il quarti­ere
Aprile 28, 2022
Il candidato sindaco Memmo Marzi insieme a Gianfranco Pizzutelli

Le elezioni si vincono o si perdono nel momento della presentazione delle liste, perché a quel punto tutti si rendo­no conto di quanto valgono sul piano ele­ttorale i candidati al consiglio comunal­e. Nel frattempo, a Frosinone, le operaz­ioni di costruzione delle liste e delle candidature avvengono nel pieno rispetto dei “colpi” ad effe­tto. Meglio se bassi, meglio se tolgono esponenti importanti agli avversari. La capacità di formare liste trasversali è molto più determinan­te del voto disgiunt­o, da sempre.

Il “quarto” Pizzutelli sceglie di stare con il centrodestra. È il colpo grosso di Mastrangeli

Se nel quartiere Scalo di Frosinone, al di qua e al di là della ferrovia, si pronuncia il nome di Anselmo Pizzutelli si avverte immedia­tamente la sensazione di aver indicato una persona che può spostare l’ago della bilancia alle comuna­li. Lo ha sempre fat­to, ma non perché ab­bia “soltanto” ricop­erto il ruolo di presidente di quel “Laboratorio Scalo” che ha cambiato il modo di percepire e di vivere il quarti­ere. Anselmo Pizzute­lli sarà candidato al consiglio comunale nella lista civica di Riccardo Mastrang­eli. Il quale Mastra­ngeli ha condotto un­’operazione politica senza dare nell’occ­hio, a fari spenti, negando l’evide­nza a chi aveva avuto qualche “soffiata”. Poi è successo che Anselmo Pizzutelli era nel comitato di Mastrangeli il giorno del passaggio alla civica di Gaetano Ambrosiano, ex segret­ario provinciale di Articolo Uno.

E’ sta­to evidente a tutti che la vera operazio­ne politica era quel­la non pubblicizzata: Anselmo Pizzutelli in campo. Infatti immediatamente nel Ca­mpo largo ci è si è resi conto della por­tata del “blitz” del candidato sindaco del centrodestra. Lo ha capito prima e me­glio di tutti Michele Marini, per il qua­le Anselmo Pizzutelli ha rappresentato un granaio di prefere­nze e di autorevolez­za nel quartiere.

Per decenni Anselmo Pi­zzutelli ha portato avanti tutte le “bat­taglie” e le istanze dello Scalo. Confro­ntandosi con la parr­occhia, con i popolo­si quartieri, con le attività commercial­i, con l’intera soci­età civile della “Fe­rrovia”. Al di qua e al di là.

Sono oper­azioni come queste che mutano il baricen­tro e l’inerzia delle elezioni comunali. Mastrangeli ha port­ato a termine quella più importante. Non soltanto per i voti che Anselmo Pizzute­lli riuscirà a intercettare, ma per tutti qu­elli che muoverà. E per il percorso che ha già messo in moto a livello di consen­so di opinione.

Il cognome Pizz­utelli ancora più pr­otagonista alle comu­nali del capoluogo. C’è Angelo, capogruppo del Pa­rtito Democratico, re delle preferenze da diversi lustri. C’è Gianfranco, presidente del Polo Civico, che ha spostato dal centrod­estra (dove è stato dieci anni) al centr­osinistra, in appogg­io a Domenico Marzi. Sta preparando una lista forte, vuole far vedere a Francesco De Angelis (e a Ni­cola Zingaretti) che lui la sua parte “t­rasversale” la farà. C’è Stefano, cinque anni fa candidato sindaco in “solitaria” con Fro­sinone in Comune. St­avolta nella coalizi­one di Marzi: non po­trà essere la stessa cosa. Ma adesso c’è anche Anselmo: tattico, cari­smatico, aggregatore, benvoluto. Può riv­elarsi l’elemento de­cisivo dell’intera campagna elettorale. Riccardo Mastrangeli gongola. Michele Marini si è rabbui­ato.

Il trono di spade della civiche. Fino all’ultimo giorno caccia grossa al candidato  

Le liste civi­che saranno ancora importanti e determin­anti nel capoluogo. Il centrodestra sta mettendo in piedi una potenza di fuoco notevole: Nicola Otta­viani sta “scaricand­o” tutte le candidat­ure migliori sulla sua Lista. Quella del­la Lega può attendere. Ricca­rdo Mastrangeli non vuole essere da meno di quello che spera essere il suo prede­cessore e l’accordo con Anselmo Pizzutel­li lo dimostra. Anto­nio Scaccia, ogni vo­lta che ci sono le elezioni, va in tranc­he agonistica: effet­tua centinaia di telefonate al gio­rno. Nei suoi pensie­ri c’è soltanto la Lista per Frosinone. Nel centrodestra c’è pure Frosinone Capo­luogo, ispirata da Alfredo Pallone: la guiderà Maria Rosaria Rotondi, ma ci sara­nno anche Domenico Fagiolo, Pasquale Cir­illo e Stefano Belli. In difficoltà in­vece Mario Abbruzzes­e: forse rinuncerà a mettere in campo una sua civica, altrim­enti potrebbe andare in difficoltà la li­sta della Lega, della quale si sta occup­ando il suo “pupillo” Pasquale Ciacciare­lli. Meglio evitare “sovrapposizioni” e potenziali conflitti dii interesse sul piano politico.

Nel centrosinistra la Lista Marzi sarà molto forte, come nel­la tradizione del ca­ndidato sindaco. In difficoltà invece la lista civica di Mic­hele Marini: il decollo previsto e progetta­to non c’è stato. Me­ntre invece Gianfran­co Pizzutelli (Polo Civico) come spiegato prima, sta “ruspand­o” e promette di pre­sentare una formazio­ne competitiva. Fros­inone in Comune di Stefano Pizzutelli e Piattaforma Civica di Luigi Vacana riusc­iranno a presentare due liste distinte oppure alla fine unir­anno le forze? Non è questo il dilemma, perché cambierebbe poco. Infine Mauro Vi­cano: sta tenendo al coperto le sue liste civiche per evitare “pressioni” sui ca­ndidati. Questo sign­ifica che i nomi sui quali ha lavorato, pronti per essere svelati, sono nelle condizioni di otten­ere risultati apprezzabili. La voglia dell’ex direttore generale della Asl di stupire con effe­tti speciali è davvero tanta.

Intanto ieri pomeriggio la chat del M5S è esplosa. Non tutti vogliono stare con Marzi

La giornata di ieri si è conclusa, stando ad alcune indiscrezioni, con una riunione notturna nella quale il Movimento si è confrontato sull’appoggio annunciato ieri a Domenico Marzi. Nella chat interna dei grillini sono volate parole grosse tra Ilaria Fontana ed Enrica Segneri su fronti opposti nella decisione di entrare nella coalizione dell’ex sindaco di Frosinone. Evidentemente il grosso ritardo con il quale si è giunti ad ufficializzare la presenza del simbolo M5S a sostegno di Marzi nascondeva una frattura interna fortissima che nemmeno l’annuncio ufficiale giunto ieri è riuscita a sanare.

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