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Policlinico Umberto I verso Tiburtina: opportunità e ostacoli

Marco Battistini
Febbraio 23, 2024

L’Umberto I si trasferirà sulla Tiburtina. Questa l’area di Roma dove sarà trasferito il nuovo policlinico universitario, che potrebbe essere inaugurato già tra 4 anni con un investimento di circa 500 milioni di euro. Lo rivela il vertice della Regione Lazio. La zona non è lontana dall’ospedale Pertini, nello stesso quadrante dove sarà realizzato il nuovo stadio della Roma, e in quel caso l’opera “non rappresenterà un problema per la viabilità”, ha tenuto a precisare Rocca.
LE REGIONI DELLA SCELTA
Nell’attuale zona dell’ospedale, tra Castro Pretorio e Viale Regina Margherita, resterà un presidio a bassa intensità con circa 300 posti letto. Mentre nella nuova area nascerà una sorta di Cittadella della salute all’avanguardia, con oltre un migliaio di postazioni per altrettanti pazienti. L’investimento totale sarà di circa 500 milioni di euro. “L’idea è quella di lasciare un presidio ospedaliero all’interno del policlinico, il resto andrà nella nuova struttura. Nella vecchia area, per le palazzine rimaste libere, si potrebbe pensare alla riqualificazione per metterle a disposizione dell’Università per residenze, laboratori e aule. La nuova area deve tenere conto delle ragioni logistiche e accessibilità delle ambulanza”, ha spiegato Rocca.
L’OSTACOLO
Il principale problema nella vecchia struttura è la presenza dei vincoli paesaggistici ma soprattutto di un intervento su servizi e sottoservizi, come le tubature e la rete elettrica. Sulla Tiburtina, invece, non ci sarebbero problemi di natura paesaggistica o architettotinica. Ma c’è il rischio che l’area possa risultare troppo congestionata per la viabilità, in quanto nello stesso quadrante sarà costruito, salvo cambiamenti a oggi non immaginabili, il nuovo stadio della Roma. Il presidente Rocca ha assicurato che se l’area fosse quella sulla Tiburtina “lo stadio non rappresenta un problema, perché è presente già l’ospedale Pertini. Quindi il problema della viabilità è dell’accessibilità non ci sarebbe se fosse quella l’area. Il problema dello stadio non si pone”, ha sottolineato.

“Stiamo definendo gli ultimi dettagli: ormai la strada è tracciata, abbiamo fatto tutte le verifiche tecniche per cercare di capire se era possibile lasciare la struttura nell’area attuale, quindi rimanere adiacenti, per questo ci siamo presi più tempo (rispetto al termine del 31 dicembre scorso, ndr) ma non è possibile realizzare il nuovo nosocomio nel quadrante attuale. Non possiamo più perdere tempo e dobbiamo passare alla fase successiva”, ha aggiunto Rocca. Per quanto riguarda le tempistiche del nuovo Umberto I, “se partiamo tra un mese, entro quattro anni possiamo realizzarlo. Non ci sarà la conferenza dei servizi, quindi i tempi si accorciano, perché non c’è la questione urbanistica, il terreno è già destinato all’area sanitaria e la volumetria è conforme”, ha concluso.

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