“Se tutti separassero i rifiuti, potremmo abbattere i quantitativi di indifferenziato con la conseguenza che il costo della Tari, che per legge deve essere interamente pagata dai cittadini, sarebbe più basso dell’attuale” lo ha detto chiaro e tondo il sindaco di Pontecorvo, Anselmo Rotondo, che ha aggiunto: “Se tutti facessimo correttamente la differenziata la Tari costerebbe ai contribuenti almeno 425.000 euro meno di oggi”.
Il sindaco sollecita i cittadini a rispettare l’obbligo di differenziare i rifiuti domestici e snocciola le cifre dei costi sostenuti finora dall’ente: “Nell’anno in corso abbiamo speso, finora, in media 35.000 euro al mese, da gennaio a luglio, per conferire i rifiuti indifferenziati presso la Saf. Nei primi 7 mesi del 2023, il Comune ha speso 250.000 euro solo per smaltire l’indifferenziato e prevedibilmente spenderà altri 175.000 euro per i restanti 5 mesi, per una spesa totale annua, solo per i rifiuti indifferenziati, di 425.000 euro!”.
Anche l’assessore alla Transizione ecologica Katiuscia Mulattieri sostiene la linea tracciata dal primo cittadini: “Quella indicata dal sindaco è la traiettoria ideale, perché differenziare significa intanto ridurre l’indifferenziato che oggi è la tipologia di rifiuto più costosa tra tutte. Aggiungo – dice l’assessore – che nell’anno in corso, proprio grazie alla differenziata, siamo riusciti già ad abbattere di quasi il 50% rispetto all’anno precedente la spesa per smaltire gli indifferenziati, che nel 2022 era in media di 65.000 euro al mese. Quindi la raccolta differenziata un primo vantaggio, già nel 2023, lo ha arrecato. Eppure la Tari potrebbe costare ancora meno. Come? Tutto dipende dai cittadini che ancora oggi continuano a gettare carta, vetro e plastica nell’indifferenziato. Se anche loro capissero che quei materiali devono essere separati perché possono essere riciclati, già nel 2024 il servizio potrebbe costare ancor meno. Anticipo che stiamo inviando lettere alle centinaia di residenti che da anni, pur producendo rifiuti, non pagano Tari per invitarli a regolarizzare la propria posizione. Se pagano anche loro, il servizio costerà meno a tutti”.