Il Comune torna ad appaltare all’estero il servizio di riscossione dei tributi e scoppia la polemica con l’opposizione che ricorda al Sindaco gli impegni presi in campagna elettorale e le promesse (che oggi si rivelano essere da marinaio) fatte agli elettori. Accade a Pontecorvo, dove – complice una relazione inviata all’Anac – si scopre che il servizio di incasso tributi, dal prossimo mese di gennaio verrà esternalizzato. La gara è già a buon punto e sarà quindi una società privata a chiedere agli contribuenti il pagamento di quanto dovuto per tasse e imposte comunali.
A denunciare quanto sta accadendo è il Partito democratico che ricorda come nel 2021 il servizio di riscossione fosse stato re-internalizzato dall’amministrazione del sindaco Anselmo Rotondo, che in campagna elettorale aveva chiesto e ottenuto voti proprio con la promessa di far gestire direttamente agli uffici comunali il recupero delle somme dovute dai cittadini. oggi, però, si scopre la nuova retromarcia decisa dalla maggioranza di centrodestra.
“In un sol colpo – dicono dal Pd di Pontecorvo -, attraverso la presentazione di una modifica ad una relazione, adempimento dovuto all’Anac, si viene a sapere che la gara di appalto per l’esternalizzazione del servizio riscossione tributi comunali è in via di pubblicazione e che, probabilmente, a partire già da gennaio 2024, avremo un nuovo concessionario alla riscossione, per cui la domanda sorge spontanea:
In campagna elettorale non avevate predicato in lungo e largo che la riscossione sarebbe stata gestita dagli uffici comunali? Ed essendo una gara, sarà sicuramente possibile che la gara sia aggiudicata proprio alla già nota società di riscossione che ha, ancora oggi, tanti ricorsi in atto?”.
Nel Partito democratico, anticipano anche le possibili giustificazioni all’operazione: “Forse questa esternalizzazione sarà dovuta alla mancanza di personale qualificato presso gli uffici del nostro comune – dicono – ma tale carenza, però, era ben nota già da svariati anni; non ci sembra che nel piano assunzioni del comune risulti il benché minimo accenno a possibili concorsi per dotare l’organico delle figure che potrebbero espletare il servizio riscossione”. Poi dall’opposizione aggiungono: “Altra possibilità paventata da questa amministrazione in campagna elettorale, per evitare l’esternalizzazione, fu quella dell’affidamento alla Azienda Speciale Multiservizi. Sicuramente ci sono aspetti tecnici da superare, come l’iscrizione all’albo delle società di riscossione, ma per una azienda che, a dire del Sindaco, è il ‘fiore all’occhiello’ dell’amministrazione, sarebbe stato sicuramente un forte traino per un rilancio da tutti auspicato ma, nei fatti, non attuato!”.
I dem ricordano anche come affidare all’esterno la gestione della riscossione implica un pagamento alla concessionaria, cosa che comporta sicuramente un costo ulteriore per il comune “che, quindi – annotano dal Pd -, potrebbe addirittura non avere tutto questo vantaggio, in termini economici, ma su questo saremo pronti a vigilare proprio per evitare il ripetersi di situazioni già avvenute nel passato, contestate anche da esponenti dell’attuale maggioranza di governo”.