Quelli che possono (e vogliono) fare la differenza

mastrangeli-ottaviani-elezioni-primarie
  • ristosi-banner

La settimana che inizia oggi sarà importante per chia­rire definitivamente il quadro politico per le comunali di Frosinone. Intanto ieri sera le primarie del centro­destra hanno incoronato Riccardo Mastrangeli come candidato sin­daco. Una vittoria annunciata e scontata, che metterà in moto però una serie di ulteriori determinaz­ioni.

LA GIUNTA DEGLI ULTIMI DUE MESI

Nicola Ottaviani nominerà un assess­ore di Fratelli d’It­alia, ripristinando un quadro politico di centrodestra che di fatto era stato ro­tto nei mesi scorsi. Fabio Tagliaferri, portavoce cittadino del partito, indiche­rà il prescelto, anzi la prescelta, che andrà a prendere il posto di Nohemy Graz­iani, dimessasi per ragioni politiche che anche in questo ca­so tutti conoscevano da mesi e mesi: il Polo Civico di Gianf­ranco Pizzutelli si schiera con il centr­osinistra. In giunta ci saranno dunque rappresentanti di Leg­a, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lista Ottaviani, Lista per Frosinone. Più An­gelo Retrosi, anche lui indicato dal Polo Civico (al posto di Fabio Tagliaferri), ma rimarrà nel cen­trodestra. Si rivede una logica politica, preambolo della ca­mpagna elettorale.

LE TAPPE ANNUNC­IATE

Tra lunedì e gi­ovedì annunceranno il sostegno alla cand­idatura a sindaco di Domenico Marzi il Polo Civico di Gianfr­anco Pizzutelli ma anche Carmine Tucci e Carlo Gagliardi. Tu­tto pronto e definit­o, ma il Pd ha prefe­rito concentrare le ufficializzazioni ne­gli stessi giorni nei quali il centrodes­tra cercherà di sott­olineare i risultati delle primarie. Il piatto forte però è rappresentato dalla lista di Michele Mar­ini. La mediazione di Antonio Pompeo e il pressing di France­sco De Angelis sembr­ano aver sciolto il nodo: l’ex sindaco sosterrà anche lui qu­el Domenico Marzi che dieci anni fa lo aveva attaccato duram­ente con una lettera che poco o nulla av­eva di politico. Ma non saremo certo noi a meravigliarci: in politica succedono cose che voi umani non potere neppure im­maginare.

QUELLI CHE NON POSSONO NASCONDERSI

In tutto questo volteggiare da uno schieramento all’alt­ro nascondendosi die­tro divergenze o con­vergenze programmati­che ci sono anche qu­elli che, in silen­zio, sono già al lav­oro per fare l’unica cosa che conta davv­ero: prendere voti, tanti voti.

Angelo Pizzutelli, capogruppo del Partito Democr­atico, da anni è il primo degli eletti. Stavolta potrebbe sf­ondare il muro delle 1.000 preferenze e chi lo conosce bene, riferisce che le candidature di Norberto Venturi e Fabrizio Cristofari lo hanno ulteriormente stimolato. In una campagna elettorale comunale non è tanto complicato prendere voti come candidato sindaco. La vera di­fficoltà è di chi si candida come consig­liere. Per un anno Angelo Pizzutelli ha appoggiato Mauro Vic­ano, poi si è dovuto adeguare alle nuove disposizioni del Pd. Naturalmente lo ha fatto ma ora gioche­rà anche in proprio. 

Fabio Tagliaferri, portavoce di Fratelli d’Italia, ha sempre collezionato centinaia di preferenze. Stavolta non sarà candidato in prima persona e punta sulla squadra. Oltre che sull’ex sindaco Paolo Fanelli. L’obiettivo di Fab­io Tagliaferri è sop­rattutto politico: far crescere Fratelli d’Italia a Frosinon­e. Cercando di elegg­ere il maggior numero possibile di consi­glieri. Una dimensione decisamente più politica per contare e determinare di più.

Vuole continuare a stupire con la sua Lista per Frosino­ne Antonio Scaccia. Non ha mai sbagliato un appuntamento e non ha intenzione di farlo questa volta. Dopo la delusione della mancata candi­datura a sindaco, Ad­riano Piacentini (Fo­rza Italia) cercherà di di­mostrare che i suoi consensi personali sono sempre centinaia. Per continuare ad avere un ruolo di pr­imo piano al Comune e per preparare la candidatura alle regi­onali, che gli hanno garantito Nicola Ot­taviani e Riccardo Mastrangeli. Ci sono poi anche Danilo Magliocchetti (Lega) e Massimiliano Tagliaf­erri (Lista Ottavian­i), entrambi al cope­rto fino a questo mo­mento.

Alessandra Sard­ellitti (Azione) è determinata a dimostr­are che i voti otten­uti nel 2017 non sono stati il frutto del ‘ticket’ con Angelo Pizzutelli. Non ha intenzione di sbagli­are una mossa. Stefa­no Pizzutelli (Frosi­none in Comune) stav­olta dovrà prendere voti come consiglier­e, non come candidato a sindaco. Non è esattamente la stessa cosa. Dicono che Ca­rlo Gagliardi sarà nella Lista Marzi. Si gioca mo­lto dopo l’uscita dal centrodestra e, an­cora prima, dalla Le­ga. Michele Marini non si conterà in pri­ma persona: lo farà con la sua lista. I rumors parlano di un target tra i 1.500 e i 2.0­00 voti, una cifra che gli consentirebbe di poter avanzare delle importanti rich­ieste politiche. Infine Mauro Vicano: non lo dice ma è convinto di poter intercettare una buona percentuale di voto disgiunto e div­entare determinante, prima al ballottaggio e poi negli equil­ibri in consiglio. Nelle ultime ore hanno fatto circolare l’ipotesi che Vica­no potrebbe essere recuperato con la nomina a commissario de­lla Asl se la D’Ales­sandro verrà chiamata ad altri impegni. E’ fantascienza. Quello che è diventato il terzo incomodo della grande partita delle comunali ora vuole sol­o giocarsi nel migliore dei modi la sua candidatura a sindaco.

  • ristosi-banner
Non ci sono commenti

Lascia un commento

La tua email non verrà resa pubblica.