I Comuni pagheranno meno la Saf, ora speriamo che abbassino anche la Tari ai cittadini. Poco prima di Natale, la Saf – ovvero la società partecipata da tutti i comuni del Frusinate e dalla Provincia che gestisce l’impianto di trattamento di Colfelice – ha fatto sapere di aver ulteriormente ridotto la tariffa della frazione organica che i comuni pagano per conferire tale tipologia di rifiuto all’impianto”.
Saf, taglio del 40%: ma cosa faranno i Comuni?
La riduzione, va detto, è anche consistente: Il Consiglio di Amministrazione della SAF, guidato dal Lucio Migliorelli, ha infatti stabilito che dal prossimo 1° gennaio si pagherà 88,00 euro a tonnellata conferita, rispetto ai 130,00 euro versati finora. Un taglio che vale il 40% di quella voce.
Bisogna ora vedere se tale azione verrà tramutata in un taglio della Tassa rifiuti che pagano i cittadini e che è stabilita in base alle regole dettate dall’Arera ed attraverso i piani economici di gestione nella raccolta e dello smaltimento dell’immondizia che ogni comune o forma associata di comuni approva annualmente per coprire tutti i costi necessari a tale servizio.
Il presidente Migliorelli soddisfatto
Ad ogni modo, la Saf Frosinone ha fatto – almeno su questa voce – la sua parte. E il presidente Migliorelli rivendica il risultato: “La tariffa della frazione organica non è mai stata così bassa, una riduzione che sfiora il 40 % rispetto al 2021” scrive in una nota stampa e aggiunge: “Questo risultato è stato possibile grazie al costante monitoraggio dei costi di trasporto e conferimento presso gli impianti di destino che hanno calibrato gli attuali costi sostenuti, quali trattamento, recupero e smaltimento della FORSU a livello nazionale”.
Risultato possibile grazie al monitoraggio continuo
Il presidente della Saf spiega: “Teniamo costantemente monitorata tutta la gestione ed evoluzione del ciclo dei rifiuti nell’intera provincia di Frosinone. Nel 2021 la percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto la quota del 60% circa. Obiettivo raggiunto grazie ad una capillare e diffusa percezione da parte dei cittadini dell’importanza delle questioni ambientali e di una corretta gestione del ciclo dei rifiuti. La consapevolezza raggiunta consente di migliorare sia la qualità della vita che l’economicità del servizio.
La Saf vuole essere la leva su cui agire, conclude Migliorelli, per un decisivo salto di qualità nella gestione del ciclo dove il rifiuto cessa di essere un problema e diventa una risorsa e dà valore alla percezione che i cittadini hanno della tutela dell’ambiente e delle risorse generate. Ed è in questa direzione che quotidianamente ci confrontiamo.”