Il Pd ci riprova? Nuovo mega concorso a meno di un mese dalle regionali Lazio. Dopo 8 anni e praticamente alla vigilia della consultazione elettorale, sono state infatti sbloccate le assunzioni alla Zètema, la società municipalizzata romana della Cultura. Il centrodestra denuncia la strana coincidenza: “Sarà mica una nuova ‘infornata’ Dem?”. Si poteva attendere? Sarebbe stato opportuno, invece…
Un bando da 77 posti atteso da 8 anni
Zètema, in greco antico “ricerca”, è la società strumentale di Roma Capitale per le attività culturali. Questa volta, però, la “ricerca” sembra essere quella di un bel posto di lavoro a tempo parziale e indeterminato. Anzi, 77 posti. Tanti, infatti, ne ha messo a bando la società capitolina. Si tratta del primo concorso dopo 8 anni (l’ultimo è del 2015, poi il blocco del turnover). Assunzioni previste da tempo e sollecitate da almeno due anni dai sindacati, che hanno accusato l’azienda municipale di disattendere “gli impegni sulla pianta organica e sul piano assunzionale”. Assunzioni che però riescono ad andare a meta solo a meno di un 30 giorni dall’apertura delle urne per la Pisana. Una tornata elettorale che – stando agli ultimi e concordi sondaggi – al momento vede in vantaggio il centrodestra e il proprio candidato governatore Francesco Rocca.
Il centrodestra: mossa disperata a pochi giorni dal voto
Il centrodestra sospetta e denuncia che la mossa sia un’azione disperata di Pd e alleati per avere, con il bando d’assunzione aperto, argomenti di persuasione elettorale, visto che si prevede che almeno in 15mila presenteranno domanda di partecipazione entro il termine del 31 gennaio. Poi inizieranno le selezioni. Si tratta di posti di lavoro presso i musei civici o le biblioteche comunali di Roma e per partecipare occorre essere in possesso del solo diploma di scuola professionale o media superiore.
Decide il Campidoglio ma sullo sfondo c’è la Regione
Il via libera al concorso arriva dal Campidoglio, ma sullo sfondo c’è la Pisana o meglio la competizione elettorale per la guida della Regione Lazio. L’affondo politico sulla vicenda arriva dal consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, che denuncia l’incredibile “magia” di cui è stato capace il centrosinistra nello sbloccare le assunzioni, dopo 8 anni, proprio al momento del voto per le regionali.
La polemica: ‘Una nuova infornata dem?’
“Dal Campidoglio sono in arrivo 77 nuovi contratti a tempo indeterminato con Zètema, il carrozzone capitolino del comparto cultura” scrive in una nota stampa Giannini, ricordando appunto che “dopo 8 anni, sono state magicamente sbloccato le assunzioni, ferme al palo dal 2015, guarda caso proprio alla vigilia delle elezioni regionali”.
L’esponente della Lega evidenzia: “Una tempistica perfetta che ha tutta l’aria di essere una delle tipiche ‘infornate’ neanche troppo velate a cui ci ha abituato negli anni il Pd a Roma e nel Lazio”.
E Giannini ricorda anche il precedente degli Egato per ora andato in porto solo a Frosinone: “Dopo lo scandalo sugli Egato – la cui strutturazione e i cui costi il centrodestra ha detto di voler rivedere non appena vinte le elezioni – e dopo le polemiche sollevate dagli stessi dem in Campidoglio contro Gualtieri per alcune recenti nomine, piovute dall’alto, ad esponenti big della Pisana, non ricandidati alle prossime elezioni, ecco un’altra potenziale compensazione elettorale. La sinistra, in vista di una sonora sconfitta il 12 e 13 febbraio prossimi, le sta provando tutte per tentare di sistemare i suoi, consapevole – conclude Giannini – che, almeno alla Regione, per molti anni non avrà più voce in capitolo”.