Il prossimo 9 novembre si rinnova il Consiglio delle Autonomie locali del Lazio (CAL). Le elezioni per l’organismo regionale di rappresentanza degli enti locali sono state convocate dal presidente del consiglio regionale, Antonello Aurigemma, e vedranno recarsi al voto i consiglieri di 373 comuni che dovranno eleggere i 23 membri (su 40) del Consiglio.
Il Consiglio delle autonomie locali è l’organo di rappresentanza istituzionale del sistema delle autonomie locali del Lazio nonché di consultazione, di concertazione e di raccordo tra la Regione e gli enti locali, al fine di garantire il rispetto dei principi costituzionali e statutari di sussidiarietà, di differenziazione e di adeguatezza, e l’effettiva partecipazione degli enti locali ai processi decisionali della Regione che incidono sugli interessi dei territori e delle comunità locali. Il CAL rappresenta quindi la sede istituzionale nell’ambito della quale gli enti locali sono chiamati ad assumere posizioni comuni in ordine alle scelte di politica legislativa e di programmazione territoriale ed economico-sociale che li vedano coinvolti o che comunque attengano ai loro interessi.
Andranno al voto tutti i comuni, tranne i capoluoghi di Provincia, suddivisi in tre fasce demografiche: la prima comprende i 255 comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti; la seconda i 68 con popolazione tra 5.000 e 15.000 abitanti; la terza, infine, comprende i 50 comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. I restanti 17 componenti del CAL sono, invece, individuati di diritto: i sindaci dei quattro capoluoghi di provincia e di Roma Capitale; i presidenti delle quattro Province e il vicesindaco della Città Metropolitana di Roma Capitale; due rappresentanti delle comunità montane, appartenenti a province diverse, indicati dalle organizzazioni delle autonomie; i presidenti (o loro delegati) di Anci Lazio, Upi Lazio, Uncem Lazio, Lega delle autonomie Lazio e Aiccre Lazio.
“Le liste elettorali – si legge in una nota della Regione Lazio – potranno essere presentate a partire dalle ore 8 di mercoledì 11 ottobre fino alle ore 12 del giorno dopo. Nessuno dei due generi può essere rappresentato nelle liste in misura superiore ai due terzi dei candidati. Per quanto riguarda il numero di candidati e quello di coloro che risulteranno eletti, bisogna fare riferimento alle tre fasce demografiche, nel modo seguente: 18 candidati nelle liste presentate nei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, che eleggeranno 9 consiglieri; 16 candidati nei comuni con popolazione tra 5.000 abitanti fino a 15.000 abitanti, che eleggeranno 8 consiglieri; 12 candidati per le liste dei rappresentanti dei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti, che eleggeranno 6 consiglieri”.
Il decreto di indizione delle elezioni del Cal dispone anche la composizione dell’Ufficio per le elezioni che, entro i prossimi 5 giorni, provvederà alla costituzione dei seggi nei cinque capoluoghi di provincia. Detti seggi si aggiungeranno a quelli allestiti in ogni comune e potranno essere utilizzati solo nel caso in cui uno o più consigli comunali non siano stati convocati per costituire il seggio elettorale. L’articolo 7 del suddetto Disciplinare, infatti, dispone che i presidenti dei Consigli comunali convochino le assemblee con funzioni elettorali entro il quindicesimo giorno antecedente le elezioni. In caso di inadempimento, gli stessi presidenti ne danno comunicazione con posta elettronica certificata all’Ufficio per le elezioni, trasmettendo l’elenco degli elettori aventi diritto al voto.