Un’ultima carrellata di debiti fuori bilancio per oltre un milione e duecentomila euro. Se ne dovrà occupare il Consiglio regionale del Lazio prima del rompete le righe che seguirà alle dimissioni del governatore Nicola Zingaretti, divenuto incompatibile con la carica di presidente della regione dopo l’elezione, nelle liste del Pd lo scorso 25 settembre, a deputato della repubblica.
Come noto, Zingaretti ha annunciato la presentazione delle proprie dimissioni entro alcune settimane, per consentire al Consiglio regionale – ancora nel pieno dei suoi poteri – di approvare il Collegato al bilancio proposto dalla sua Giunta, che il governatore ritiene uno strumento utile per contrastare il carovita di imprese e famiglie.
Ma, tra le incombenze di fine legislatura anticipata, ci sarà anche il riconoscimento di 1.273.420,08 euro di debiti fuori bilancio, frutto di sentenze divenute esecutive negli ultimi mesi.
Si tratta, come detto, del pagamento di somme derivanti da diversi provvedimenti della magistratura (sentenze di giudice di pace, di tribunale, di corte d’appello, ordinanze e costi per la liquidazione di spese legali) che debbono essere prima riconosciuti dal Consiglio regionale quali debiti fuori bilancio per essere sanati con un’apposita legge della Regione.
Sarebbe questo il secondo provvedimento legislativo assunto nel 2022 dall’Aula della Pisana per debiti fuori bilancio. Lo corso luglio, infatti, l’Assemblea ha riconosciuto e pagato altri 1,5 milioni di euro derivanti dall’acquisto di beni e servizi in assenza dei relativi impegni di spesa. Dal 2016, cioè in 6 anni circa, la Regione ha finora approvato 11 leggi per coprire i ‘buffi’ sistematicamente accumulati: nel 2020 la Regione ha riconosciuto debiti per 3,5 milioni di euro e nel 2019 per ‘appena’ 64.000 euro (ma in quest’ultimo caso si trattava dei soli debiti contratti dagli organismi del Consiglio regionale e non da tutte le strutture della Regione)
A breve, quindi, il Consiglio regionale sarà chiamato a riconoscere i debiti generati da ben 105 provvedimenti della magistratura che hanno in qualche modo condannato l’ente regione per risarcimenti, spese legali, per consulenze e Ctu
Si tratta di debiti contratti dai seguenti centri di costo: Direzione acquisti, Gestione beni patrimoniali, Centri per l’impiego, Area predisposizione interventi, Caccia e Pesca, Servizi socio-sanitari, Servizio geologico e sismico, Trattamento economico del personale, Avvocatura.
Per la copertura dei quasi 1,3 milioni di euro di debiti, la Giunta Zingaretti propone di utilizzare, per euro 1.038.485,79, le somme disponibili nel fondo rischi per le spese legate al contenzioso, presente in bilancio; per euro 234.934,29, le risorse in bilancio per “Servizio sanitario regionale – finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei LEA”, relative al fondo rischi iscritto nella contabilità della Gestione Sanitaria Accentrata.
La scorsa settimana, l’Esecutivo Zingaretti ha depositato presso il Consiglio regionale la proposta di legge regionale, d’iniziativa della Giunta, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lett. a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 concernente: “disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42” e successive modificazioni”. La proposta è stata assegnata lo scorso 21 ottobre alla Commissione bilancio per il prescritto parere. Poi è atteso il passaggio in Aula.