Superate le tensioni dei mesi scorsi con Forza Italia, ora è la Lega a premere chiedendo una maggiore condivisione in merito alle scelte politiche del Governo regionale. Un forte segnale è stato dato, la settimana scorsa, con la riunione del Carroccio a livello regionale convocata d’urgenza alla presenza proprio di Salvini. Al di là delle diverse posizioni, la sintesi espressa in una nota ufficiale è la volontà di cambiare passo rispetto alle gestioni passate della sinistra in Regione Lazio, di rilanciare politiche su salute, mobilità, rifiuti e lavoro; per questo è stata avanzata la richiesta a Rocca di un tavolo di confronto. Il 13 febbraio il convegno in Regione sul decreto Salva Casa, potrebbe chiarire la situazione politica dopo la riunione della Lega della settimana scorsa. Potrebbe essere giovedì il giorno di un primo colloquio ‘chiarificatore’ tra il governatore Francesco Rocca e il leader della Lega Matteo Salvini a fronte delle nuove frizioni all’interno della maggioranza di centrodestra in Regione Lazio. Il 13 febbraio è infatti in agenda un convegno sul decreto ‘Salva Casa’ (presso la Sala Tirreno, alle ore 17) al quale parteciperanno entrambi, insieme alla rappresentanza politica regionale della Lega. Ieri lo stesso Rocca, a margine di un evento a Roma, aveva detto: “Con Salvini ci dobbiamo vedere in settimana”, aggiungendo poi che all’interno della coalizione “c’è condivisione e confronto altrimenti ci sarebbe un unico partito. Il mio dovere è ascoltare le differenti sensibilità e metterle insieme. La coalizione Lazio è forte”.
PRESSING SU ROCCA
Ma dietro la facciata c’è di più: la Lega vuole avere maggiore peso all’interno della Giunta e l’extrema ratio senza una soluzione potrebbe essere il ritiro degli assessori. Al Carroccio non interessano, secondo le parole di Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e vicesegretario federale del partito, “le poltrone, ci interessa invece un programma politico”. Da quella riunione in poi sono proseguiti interlocuzioni tra Rocca e la segretaria regionale leghista. La volontà di dialogare c’è, secondo quanto filtra. I malcontenti della Lega pare si siano rafforzati a seguito anche di fatti specifici come per esempio la presentazione di una legge sulla Casa da parte dell’assessore al Bilancio di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, nonostante la delega sia dell’assessore leghista Pasquale Ciacciarelli. Così come sarebbe stata digerita male la faccenda delle nomine dei direttori delle Asl territoriali per cui la Lega non sarebbe stata presa in considerazione. Il Carroccio chiede quindi di non essere messo da parte, perché nonostante i numeri in Regione (un solo consigliere contro i 22 di Fdi, 7 di Forza Italia, uno di Noi Moderati e uno della lista civica Rocca) il suo peso è ancora rilevante.