“Con l’amministrazione Rocca sono aumentati gli assunti e sono diminuiti i precari: nei primi quattro mesi di governo sono state assunte 700 persone fra medici e professionisti sanitari”. La Regione Lazio snocciola numeri e cifre per replicare alle accuse mosse dai sindacati Cgil, Cisl e Uil sul fronte dell’occupazione nel comparto sanitario laziale.
L’esecutivo guidato dal presidente Francesco Rocca, sul punto, ricorda come la Regione abbia “autorizzato le procedure di assunzione e di stabilizzazione del personale idoneo dalle graduatorie e dagli avvisi pubblici” e precisa: “I numeri non mentono mai: il personale sanitario a tempo determinato è diminuito di circa 500 unità, mentre il personale sanitario a tempo indeterminato è aumentato di 528 unità”.
“Il tutto è avvenuto – è bene sottolinearlo – nonostante la pesante eredità su cui c’è stato un profondo letargo”. L’amministrazione Rocca ha contenuto i limiti di spesa. Il monitoraggio delle assunzioni è stato istituito a garanzia della sanità regionale, favorendo – in linea con le procedure in programma nelle altre Aziende ospedaliere e nelle Asl locali – l’internalizzazione dei servizi “volta al rafforzamento del comparto pubblico – dicono dall’esecutivo -, come avvenuto al Policlinico Umberto I di Roma, dove si stanno progressivamente diminuendo le esternalizzazioni a seguito delle assunzioni di personale vincitore di concorso”.
Sempre dalla Regione, evidenziano come l’amministrazione Rocca abbia “scongiurato la paralisi delle attività nei pronto soccorso, stanziando le risorse regionali aggiuntive per la dirigenza medica e garantendo il funzionamento delle emergenze territoriali, sofferenti delle carenze organiche a livello nazionale. Nell’ambito della pianificazione della sanità del presente e del futuro, la Regione Lazio ha proposto al ministero dell’Istruzione un ingente finanziamento per le borse di studio a favore della medicina di emergenza-urgenza e interna. In questi pochi mesi di governo è stata programmata, inoltre, una nuova piattaforma regionale del Recup che garantirà la gestione unitaria delle prestazioni sanitarie pubbliche e private dal primo gennaio 2024, ampliando l’offerta sul territorio per abbattere le liste di attesa”.
E concludono, replicando alle critiche dei sindacati: “Il lavoro da fare è enorme, in una Regione in cui negli ultimi dieci anni – e nel silenzio di molti – la sanità ha sofferto di carenze strutturali e mancata programmazione di cui la nuova amministrazione si è fatta carico. Non c’è pertanto bisogno di tardivi comunicati stampa, ma di un dialogo sereno e costruttivo che l’amministrazione Rocca auspica si possa avviare sin dall’incontro di domani con i segretari generali dei sindacati”.