La Giunta regionale del Lazio, guidata dal governatore Francesco Rocca, ha approvato, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini, la delibera riguardante le “modifiche al Complemento dello Sviluppo Rurale (CSR) 2023-2027” e “l’approvazione del cronoprogramma dei bandi”.
Le principali novità – come spiegano dalla Regione – riguardano l’insediamento dei giovani agricoltori e in particolare la differenziazione del premio in funzione della ubicazione dell’azienda in cui si trovano: 70mila euro saranno concessi per insediamenti in zone svantaggiate montane, zone svantaggiate con vincoli naturali significativi diversi dalle zone montane e zone soggette a vincoli specifici; 50mila euro invece per insediamenti in altre zone.
Per quanto riguarda il Benessere animale l’impegno economico diventa annuale e non più quinquennale. Un’ulteriore modifica riguarda l’attuazione delle strategie di sviluppo locale che saranno in capo ai Gruppi di Azione Locale che potranno costituirsi con un numero minimo di Comuni associati non inferiore a 15. Per l’attuazione di tali strategie la Regione Lazio ha stanziato 73 milioni di euro con un piano finanziario in termini di spesa pubblica compreso tra 2 milioni di euro e 6,5 milioni di euro.
«Grazie a questo provvedimento – spiega l’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini – rendiamo il Csr 2023-2027 più corrispondente alle richieste pervenuteci dalle imprese agricole. In particolare, regoliamo la formazione dei Gal che sono strumenti fondamentali per sostenere l’occupazione, la crescita, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle aree rurali e per contrastare i fenomeni di spopolamento, povertà e degrado di alcune zone oramai da troppo tempo abbandonate a sé stesse”.
Nel complesso il Complemento dello Sviluppo Rurale 2023-2027 è di oltre 602 milioni di euro. Di questa cifra fanno parte 107 milioni destinate ad adattare e mantenere le produzioni Biologiche; 44 milioni per il benessere animale e altrettanti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Altri 134,5 milioni per gli investimenti di cui 90 milioni sono per quelli produttivi agricoli e 44,5 milioni per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, mentre 62 milioni per l’insediamento dei giovani agricoltori. 52 milioni, infine, sono per il sostegno a zone con svantaggi naturali.