Il Nursind, sindacato degli infermieri, chiede un incontro con l’Asl di Latina in merito ad alcune urgenze fra cui il Regolamento degli incarichi, il bando delle PEO (Progressioni economiche orizzontali), il Regolamento della mobilità e degli spostamenti interni e l’orario di lavoro. Rivendicazioni che per il momento non avrebbero ricevuto risposte. “Riteniamo opportuno che gli incarichi di funzione organizzativa in essere, che abbiano avuto valutazione positiva e senza provvedimenti disciplinari in corso, vengano rinnovati automaticamente come recita l’art 36 del CCNL sanità 2019-2020” ha affermato Giovanni Santucci, segretario provinciale del sindacato. Sul punto e non solo sembra però non esserci una divisione di metodo.
L’ACCUSA
“Ancora una volta si assiste ad una divisione tra sindacati, su decisioni importanti che riguardano il quotidiano ed il futuro dei professionisti della salute -afferma Santucci– potremmo ottenere il 100% ma ci accontentiamo del 40%. Nelle normali trattative con l’azienda assisteremo a sindacati da una parte che esprimono il proprio progetto rispettando il punto di vista di tutti e dall’altra parte un’azienda che recepisce. Nella nostra azienda questa cosa purtroppo non accade. Un anno fa avevamo indetto uno stato di agitazione per il regolamento della mobilità e degli spostamenti interni e proprio a causa di una mancata unione sindacale ci siamo ritrovati ad interrompere tale stato. A distanza di un anno non si è ottenuto alcun regolamento. Abbiamo chiesto a più riprese di conoscere la pesatura ed i criteri di attribuzione degli incarichi sanitari ed amministrativi ed abbiamo sempre ricevuto notizie vaghe e mai certe. In tre incontri avvenuti abbiamo ricevuto altrettante diverse versioni sui fondi aziendali, Il regolamento sulla mobilità. Dopo un lavoro fatto dal tavolo tecnico è fermo a febbraio 2023 ed intanto i lavoratori aspettano”.
Tra i problemi principali quello delle ore straordinarie. “L’ospedale Goretti è in attesa di avere un orario uniforme così come in uso per il centro e sud ma tutto tace, chiediamo indennità previste da contratto e non vengono corrisposte -prosegue Santucci– chiediamo il numero delle ore straordinarie divise per categoria professionale e ci viene proposto un ennesimo minestrone. Noi non possiamo ad oggi firmare dei fondi del comparto senza sapere di questi cosa ne faranno e non accettiamo nessun tipo di ricatto. Non è prassi del NurSind fare accordi cedendo sulla pelle dei lavoratori. Siamo un sindacato di categoria e siamo da sempre per la valorizzazione della professione Infermieristica ed ostetrica. Non accettiamo e non tolleriamo più che venga denigrato durante le riunioni aziendali il lavoro dei nostri colleghi e delle nostre colleghe. Mi fa piacere leggere che colleghi/e giovani appartenenti ad altre organizzazioni sindacali la pensino come Noi. Loro sono il futuro della nostra professione ed è per questo che non possiamo firmare un regolamento che condizioni la loro e la nostra vita lavorativa per i prossimi 5 o 10 anni. La cosa che fa più male però è vedere una Azienda che è continuamente schierata sul fronte del No, che non valorizza i lavoratori generando una diffusa demotivazione lavorativa. Condanno inoltre il silenzio della politica locale, ( sia essa di destra che di sinistra) durante le elezioni cavalcando le difficoltà dei lavoratori e delle lavoratrici hanno fatto promesse, oggi non mantenute. Il Nursind è pronto ad una nuova battaglia, indire una stato di agitazione a difesa dei valori in cui crede”.