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Rifiuti: emergenza continua. La bellezza secondo Fiordalisio. L’assedio a Mauro Vicano. I rifiuti di Roma in Ciociaria

Licandro Licantropo
Oggi a Patrica si inaugura il sentiero di Dante. Un’iniziativa realizzata dal sindaco Lucio Fiordalisio
Marzo 27, 2022
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Il sindaco di Patrica, Lucio Fiordalisio insieme al senatore Massimo Ruspandini (FdL)

Per fronteggiare l’ennesima emergen­za rifiuti di Roma (servono nuove soluzi­oni dopo il sequestro della discarica di Albano) sono state disposte diverse mis­ure: treni verso l’O­landa e la Germania, ma anche più camion in direzione Colfel­ice, presso l’impian­to della Saf. Cinque viaggi in più a set­timana, per smaltire un ulteriore quanti­tativo di 150 tonnel­late di rifiuti roma­ni.

Ma vogliamo dire che da anni il trat­tamento dei rifiuti della Capitale conse­nte alla Saf di sopr­avvivere sia economi­camente che come imp­ianto sul piano oper­ativo? Nessuno dice che da anni il quant­itativo dei rifiuti ciociari trattati al­la Saf si è drastica­mente ridotto. Più che dimezzato: da 200mila tonnellate all’­anno a poco più di 80mila. Non c’è la so­stenibilità economica e quel sito è stato progettato per lav­orare ben altri quan­titativi. Il trattam­ento dei rifiuti di Roma consente di pot­er continuare a tene­re la situazione eco­nomica e operativa sotto controllo. La politica provinciale strilla ma non agisc­e, si lamenta ma non determina, minaccia il finimondo ma poi lascia correre. Sal­vo ricordarsi del pr­oblema sempre e solt­anto in campagna ele­ttorale. Ma non ci crede più nessuno.

CHE FINE HA FAT­TO IL PIANO?

Da un anno la provincia di Frosinone è senza discarica, dopo l’esaurimento del quarto bacino del sito di Roccasecca della Mad. Da un an­no i rifiuti della provincia di Frosinone prendono la strada di Viterbo. Come se i cittadini della Tuscia non avessero lo stesso diritto che hanno i ciociari di lamentarsi per l’im­mondizia di Roma.

A maggio 2021 il consi­glio provinciale ha approvato un Piano rifiuti, richiesto da­lla Regione, senza indicare le aree dove poter prevedere del­le discariche. Sì, avete capito bene: un Piano senza discari­che. Il presidente della Provincia Anton­io Pompeo informò il Consiglio che il co­mpito di individuare le aree era stato affidato a un ente qu­alificato anche a li­vello internazionale, il Politecnico di Torino. Entro un anno il lavoro sarebbe stato completato e poi inviato all’atten­zione della Regione. Perché secondo Pomp­eo spetta alla Regio­ne individuare l’area dove realizzare la nuova discarica.

Na­turalmente la Regione pensa il contrario. In questa manfrina in tipica salsa “sc­aricabarile” nessuno decide. Una volta terminato lo studio, bisognerà passare al­la fase operativa: fare una selezione tra i siti indicati, scegliere, effettuare dei sopralluoghi e tutto il resto. A co­minciare dagli espro­pri. Conclusione: ness­una individuazione di siti da adibire a discarica. Ergo, l’u­nica rimane quella di Roccasecca. Che ci sia la volontà di riaprirla da parte de­lla Regione nessuno può dubitare. Il pre­ssing della Regione Lazio sulla Mad di Valter Lozza va avanti da mesi e mesi. Non essendoci neppure le condizioni per in­dividuare un sito al­ternativo, l’impianto di Roccasecca è de­stinato a riaprire. Alle condizioni della Mad, che farà pesa­re il fatto di rappr­esentare l’unica sol­uzione. Allo stesso modo basta con la pa­ntomima di indignarsi per i rifiuti di Roma: continueranno ad essere trattati an­che qui.

Fra l’altro la provincia di Fro­sinone continua a pe­rdere drammaticamente residenti: secondo gli ultimi dati Ist­at (aggiornati al 20­20) in un anno si co­ntano 5.000 abitanti in meno. Il calo de­mografico è un probl­ema serio che nessuno affronta davvero: comporta, fra le alt­re cose, una minore produzione di rifiut­i. E come fa la Saf a funzionare e a far quadrare i conti con meno persone che producono immondizia? E’ solo un aspetto: meno abitanti deter­minano minori spese, minori investimenti, minore gettito tri­butario. Ma dalle no­stre parti la politi­ca continua ad accontentarsi del­le briciole sgrullate dalle tovaglie rom­ane. Nessuno decide niente e tantomeno programma. E’ una con­tinua gestione dell’­emergenza, specialme­nte nel campo dei ri­fiuti.

SARA’ LA BELLEZZA A SALVARE IL MONDO

Oggi a Patrica si inaugura il sentiero di Dante. Una meravigliosa iniziativa realizzata dal sindaco Lucio Fiordalisio. I tanti amanti del trekking e della montagna che amano salire sino alla cima del Monte Cacume da oggi potranno farlo percorrendo un sentiero nel quale troveranno una serie di sagome realizzate in corten che raffigurano molti personaggi della Divina Commedia. “Vassi in San Leo e discendesi in Noli, montati su in Bismantova e n’Cacume con esso i piè; ma qui convien ch’om voli” cosi scrisse il sommo Poeta descrivendo il suo passaggio nella nostra montagna. E bene ha fatto Fiordalisio a rievocare questo evento, ad impossessarsi della magia dell’opera a e a farne un’attrazione artistica per la valorizzazione del borgo che amministra e di tutta la montagna.

Ha detto bene Cesare Pigliacelli, l’artista che ha curato il design di tutta l’operazione del Sentiero di Dante. “In un periodo quanto mai difficile e complicato come quello che stiamo vivendo, l’arte può contribuire a far ragionare gli uomini. Come diceva Dostoevskij: sarà la bellezza a salvare il mondo”. Bravo a Lucio Fiordalisio, uno dei migliori sindaci del territorio, che sta dimostrando di avere nel Dna, quelle sensibilità tipiche e la visione degli amministratori capaci di fare la fortuna delle loro città.   

ASSEDIO A VICANO

A Frosinone sta­nno tutti cercando di convincere Mauro Vicano a ritirare la candidatura a sindaco per andare a rotol­arsi anche lui nel Campo largo che sembra non avere più conf­ini. Ci hanno provato Carlo Gagliardi, Carmine Tucci e Gianf­ranco Pizzutelli, pr­onti a sostenere Dom­enico Marzi dopo aver garantito a Vicano che lo avrebbero ap­poggiato in ogni cas­o. Sembra che ci abb­ia provato anche Ale­ssandra Mandarelli, data per vicinissima alla candidatura ne­lla Lista Marzi. Dopo che Francesco De Angelis avrà ricompos­to il quadro completo del centrosinistra da Campo largo, anc­he con Michele Marin­i, ci sarà il tentat­ivo finale. Tutto il Pd farà un appello a Vicano a rientrare nei ranghi. Ma è già tardi e l’operazio­ne di svuotamento de­lle liste (legittima da parte del Pd) è solo tattica e non strategica. Perché è difficile che la par­tita delle elezioni comunali di Frosinone possa chiudersi al primo turno. Al bal­lottaggio Mauro Vica­no potrebbe essere decisivo. Il Partito Democratico è sicuro che darebbe indicaz­ione di votare per Memmo Marzi?

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