Unione popolare di Frosinone prende posizione contro l’Egato dei rifiuti (Egaf), attaccando Partito democratico e Movimento 5 Stelle, e sfida il governatore di centrodestra del Lazio, Francesco Rocca, a bloccare il “poltronificio” voluto proprio dai 5 Stelle, firmatari della proposta di legge, e dal Pd, che ha riscritto le norme in giunta e poi con diversi emendamenti.
In una nota, il movimento ciociaro che fa riferimento a Luigi de Magistris, definisce il nuovo ente, nato lo scorso dicembre e destinato a gestire il ciclo dei rifiuti in provincia di Frosinone, come “un inutile carrozzone figlio dell’ennesimo teatrino elettorale (riuscito solo a Frosinone) a vantaggio dei delfini dei soliti potentati di turno”.
Solo nuovi costi per le famiglie ciociare
Da Up ricordano come le famiglie Ciociare siano già state tartassate dall’aumento del 17% della tariffa di conferimento presso il TMB di Colfelice (aumento, tra l’altro, retroattivo a partire dal 1 gennaio 2020), che andrà a pesare sulle prossime tariffe TARI e aggiungono: “ora, a completare l’opera a danno dei cittadini si aggiunge anche l’ultimo carrozzone creato da Zingaretti e soci in provincia di Frosinone, con la complicità dell’ignavia e acquiescenza della maggioranza dei Sindaci nostrani che lo hanno avallato, ovvero l’EGAF (alias EGATO Frosinone), l’ente preposto alla gestione della raccolta dei rifiuti e degli effetti dei cambiamenti climatici a tutela di ambiente e clima”.
Up: ‘Uno sperpero da 1,2 milioni che uscirà dalle tasche dei cittadini’
Nel mirino di Unione popolare, la richiesta dell’Egato a tutti i 91 comuni della provincia di versare la propria quota di rappresentanza nell’ente (1,2 milioni di euro in tutto) che saranno poi caricati sulla Tari 2023.
“Soldi che, inevitabilmente – evidenziano da Unione popolare -, andranno a pesare sulle già disastrate tasche dei cittadini, ad esclusivo beneficio dell’Ente, immaginiamo per gli stipendi del presidente Buschini e dell’intero suo staff. E non sono somme versate una tantum poiché, ed è facile previsione, quella somma è destinata ad aumentare negli anni a causa dei costi necessari a sostenere tutto il sistema legato all’Egato e alle attività che dovrebbe promuovere. Date le premesse le nostre preoccupazioni ci sono tutte”.
Dito puntato contro Pd e M5S, poi la sfida a Rocca
La critica a Pd e M5S è fortissima: “Per non smentirsi Pd e M5S hanno varato, quando erano maggioranza nel Lazio, una legge regionale che continua l’occupazione dei posti di potere in provincia di Frosinone, con buona pace della Schlein e del suo nuovo corso… altro che cambiamento!!!”. Per il popolo di de Magistris questa è stata anche una mossa che ha fatto vincere la destra: “Ora la destra, giustamente, gongola. Può continuare ad attribuire ogni responsabilità dei prossimi aumenti tariffari al Pd e al M5S.
E noi proprio alla destra e al suo Presidente Rocca, che ora governa la regione con maggioranza bulgara, chiediamo di sapere quale soluzione o strategia risolutiva intende adottare rispetto agli Egato. Cosa intende fare la nuova amministrazione regionale a guida Fdi?! Avrà la volontà politica di cancellare la rotta indicata dalla Giunta Zingaretti ovvero della costituzione di enti mangia soldi come ampiamente già dimostrato dall’unico Egato-Rifiuti “costituito” quello di Frosinone, ed attrezzarsi per ridare piena dignità agli enti locali in tema di raccolta dei rifiuti? Oppure dopo la solita ed inutile e non risolutiva propaganda, si lancerà nel solco tracciato da quelli di prima, per concordare e occupare anche per la propria maggioranza poltrone e potere?”.