Lo stallo in Regione Lazio permane. Nonostante le prove tecniche di accordo, ancora nulla è stato definito. FI dovrebbe avere un rafforzamento delle deleghe, a partire dall’Urbanistica, che dovrebbe essere sottratta alla Lega per andare a finire tra le competenze di uno dei due assessori azzurri. Su questo punto resta il rebus dell’assegnazione: Schiboni o la Regimenti? Prevarranno i pontini o i romani? Inoltre rimane da capire se l’ex sindaco del Circeo rimarrà in giunta o verrà sostituito da Alessandro Calvi o Giuseppe Di Rubbo, rispettivamente ex e attuale coordinatore provinciale di FI. Molto più remota la possibilità di un terzo assessorato per FI. Il senatore Fazzone vedrebbe bene la ‘promozione’ di Rossella Chiusaroli. A farne le spese sarebbe Simona Baldassarre della Lega. Il Carroccio comunque non è disposto a cedere e alla fine appare meno impossibile un ‘sacrificio’ in quota FdI.
STALLO CONTINUO
I tempi per la soluzione della ‘crisi’ potrebbero allungarsi. Dentro Forza Italia è stato semplicemente dato mandato a Fazzone e al capogruppo alla Pisana Giorgio Simeoni di condurre la trattativa con le altre forze di maggioranza in Regione Lazio per ripristinare l’equilibrio politico nella Giunta guidata dal presidente Francesco Rocca.
Forza Italia d’altronde è sempre più forte in Consiglio regionale. Un ruolo che assomiglia a quello assunto dal Psi di Craxi nella Prima Repubblica. E che consentiva anche ad un partito poco sopra al 10% di portare a casa un numero di poltrone e posti di potere, nonché di sottogoverno, ‘sproporzionato’ rispetto alla sua reale forza numerica. Ma d’altronde, con questo nuovo assetto è difficile pensare di non tener conto del ‘peso’ degli azzurri, che da giorni ormai incalzano il governatore su tanti fronti.
Se sul piano generale viene riproposto con maggiore insistenza il tema del rimpasto e nell’ambito del quale appare oggettivamente complicato negare un terzo assessorato a FI, sul fronte locale si sta giocando una partita dal valore inestimabile.
CONTESA SULL’ASL PONTINA
Fazzone non si accontenterà del potenziamento delle deleghe per FI, ma punta decisamente al controllo dell’azienda sanitaria pontina. Su Latina infatti, si registra l’ascesa nel borsino nel toto-commissario di Pino Ciarlo, attuale direttore sanitario degli ospedali di Terracina, Fondi e Formia oltre che del Distretto Latina 4. Professionista stimato e di grande esperienza. E’ lui l’uomo che Fazzone vorrebbe fosse nominato alla guida dell’azienda sanitaria.
Il presidente Rocca sa bene come già nel recente passato su questa Asl si sono concentrate grandi attenzioni dal leader azzurro. Si ricorda a marzo il braccio di ferro per la definizione del commissario straordinario, la cui scelta è ricaduta sulla manager Sabrina Cenciarelli. Quest’ultima gode dei favori di FdI e Lega, ma persino dentro FI non viene osteggiata. Soprattutto il consigliere regionale Angelo Tripodi lo ha fatto intendere nelle ultime ore, parlando di “progressi significativi nell’abbattimento delle liste d’attesa presso l’Asl di Latina, resi possibili sotto la guida della commissaria Sabrina Cenciarelli”. L’esponente azzurro è stato eloquente: “Dopo un lungo periodo di criticita’ e ritardi, l’impegno della direzione ha iniziato a dare i primi frutti, migliorando i tempi di accesso alle prestazioni sanitarie per i cittadini del territorio. Le lunghe liste d’attesa sono state per troppo tempo una delle principali criticità della sanità locale, penalizzando i pazienti e mettendo a dura prova il sistema. Grazie all’impegno della nuova direzione dell’Asl di Latina, stiamo finalmente assistendo a una riduzione significativa dei tempi di attesa per visite e interventi, con benefici tangibili per la comunita’”. Parole che fanno intendere come alla fine FI potrebbe accontentarsi della direzione sanitaria aziendale (Pino Ciarlo), lasciando alla Cenciarelli il ruolo di manager per i prossimi tre anni.