Forza Italia vuole accelerare sulla riforma di Roma Capitale e punta a modificare e attuare l’articolo 114 della Costituzione. Articolo, a suo tempo, già fortemente innovato dalla legge costituzionale del 2001, di revisione del titolo V della Legge fondamentale che rivoluzionò i rapporti tra potestà legislativa dello Stato e delle Regioni, attribuendo a queste ultime potestà normativa e regolamentare – concorrente, e, in alcuni casi, anche esclusiva – per molte importanti materie (come istruzione, ricerca scientifica e tecnologica, sport, commercio con l’estero). L’articolo 114 della Costituzione, nella sua attuale formulazione, stabilisce, al terzo comma, che Roma è la capitale della Repubblica, e “la legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”.
ESTENSIONE UNICA IN EUROPA
“Si tratta, ha precisato Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, di attuare finalmente questa norma costituzionale, con un’apposita legge che disciplini in modo preciso i nuovi poteri normativi di Roma Capitale e le risorse finanziarie e logistiche indispensabili per poterli esercitare”. “Roma, infatti”, ricorda Luisa Regimenti, segretaria di Forza Italia per Roma Capitale, “è un Comune esteso per quasi 1.300 chilometri quadrati, il più grande dell’Unione europea, e che, tra l’altro, da sola ospita il 70 per cento del patrimonio artistico italiano e il 30 per cento di quello mondiale. Una città di cui già Camillo Benso di Cavour, poco prima di morire, in Parlamento aveva sottolineato, in uno storico discorso, le tante peculiarità che la rendevano l’unica degna di diventare capitale del nuovo Stato. Non è ammissibile che continui a non avere, in sostanza, alcun potere in più di quelli degli altri Comuni d’Italia”. La “proposta Barelli”, ha precisato Nazario Pagano, presidente della I Commissione (Affari costituzionali) della Camera, “è attualmente in discussione nella Commissione che ho l’onore di presiedere”. Il suo testo, in sintesi, prevede che a Roma Capitale venga attribuita potestà legislativa e regolamentare derogatoria rispetto a quella della Regione Lazio (che non vuol dire. Ovviamente, fare di Roma Capitale la 21ª Regione della Repubblica): questo, nelle materie attualmente oggetto di potestà legislativa regionale concorrente rispetto a quella dello Stato, e di potestà legislativa residuale (disciplinate ambedue dall’articolo 117 della Costituzione, come modificato dalla ricordata riforma del 2001).