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Sanatorie edilizie: 177mila pratiche ferme, buco da 800 milioni. Ufficio condono al collasso

Marco Battistini
Un problema che si trascina da circa 40 anni, nonostante si siano avvicendati 10 sindaci e 6 commissari prefettizi.
Marzo 11, 2022

Le sanatorie edilizie rappresentano un autentico calvario per i cittadini della Capitale. Un problema che si trascina da circa 40 anni, nonostante si siano avvicendati 10 sindaci e 6 commissari prefettizi. Stando a quanto risulta dagli uffici tecnici vi sarebbero 177mila pratiche ancora da definire, di cui oltre centomila con più di trent’anni di vita. Con questa incredibile mole di arretrato, l’ufficio condoni di Roma è ormai al collasso. Eppure gran parte del lavoro riguarda istanze risalenti addirittura agli anni ’80. Basta dire che per il solo condono edilizio del 1985, quello voluto dal governo guidato da Bettino Craxi, arrivarono a Roma la bellezza di 415.961 domande. E oltre metà delle quasi 180.000 domande inevase, ovvero 100.000, riguarda proprio quella sanatoria ‘simbolo’ della Prima Repubblica. 

Ritardi, carenza di personale e mancati introiti

Dunque sarebbero diverse decine di migliaia le pratiche ancora in attesa di essere istruite. Enormi problemi burocratici si presentano tutti i giorni per i cittadini che provano a farsi strada in un’autentica giungla di carte spesso sempre più datate. A rendere ancora più complicato l’avanzamento delle pratiche è la carenza oggettiva di personale impiegato negli uffici edilizi.
Un arretrato sproporzionato che provoca problemi per la realizzazione degli interventi di efficientamento energetico previsti dal 110%, come pure per la semplice compravendita di immobili. Ma quel che è peggio è il danno per le casse dell’amministrazione. Da un calcolo medio di 5000 euro tra oblazioni, diritti e oneri si stima un mancato incasso del Comune di circa 800 milioni. Si tratta di soldi che potrebbero essere utilizzati per rendere efficiente la macchina amministrativa e che soprattutto potrebbero essere investiti in infrastrutture o per migliorare i servizi dei cittadini. 

Il Comune corre ai ripari

Unica consolazione quella rappresentata dal fatto che sul capitolo degli investimenti del bilancio di Roma Capitale approvato poco più di un mese fa vengono stanziati 5 milioni per l’informatizzazione delle pratiche del condono edilizio. Basteranno? Presto per dirlo. Il punto di ripartenza sarà comunque rappresentato dalla digitalizzazione di tutte le pratiche, per renderle consultabili e fruibili dai pc di tecnici, cittadini e ovviamente dipendenti dell’ufficio. “Entro poche settimane contiamo di far partire la gara per informatizzare le pratiche” fanno sapere dai piani alti dell’amministrazione capitolina. Vedremo finalmente se dalle buone intenzioni si passerà celermente ai fatti.

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