Inizierà a breve il nuovo censimento sulle persone senza fissa dimora che a Roma manca dal 2014. La delibera, che predispone un protocollo tra Campidoglio e Istat, approvata dalla giunta capitolina e servirà a fotografare il numero di persone che rientrano nella categoria dei “Roma Senzatetto” che vivono in condizione di estrema povertà nella Capitale. Secondo le stime attuali ci sono 22 mila persone che hanno avuto bisogno di un servizio di accoglienza nel 2022, di questi il 74 per cento sono uomini, e il 64 per cento migranti, provenienti da Paesi extra Ue, con un’età compresa tra i 18 e 45 anni.
Prima della pandemia, a Roma, i senza fissa dimora erano circa 8 mila ma “è dal 2014 che non si realizza un’indagine specifica”, ha spiegato l’assessora alle Politiche sociali di Roma, Barbara Funari. E per questo è stata predisposta una delibera di indirizzo, pronta a essere approvata “in cui ci diamo linee fondamentali per un sistema di accoglienza integrato con l’obiettivo di aumentare ogni anno di 200 unità il numero di posti per l’accoglienza notturna nelle strutture della Capitale”, ha sottolineato.
ROMA SENZATETTO: EMERGENZA FREDDO
Il sistema di accoglienza, nelle intenzioni dell’assessora, dovrebbe superare il cosiddetto Piano freddo che viaggia su logiche emergenziali. “L’idea è trovare posti letto non solo per un mese ma costruire un sistema che gestisca l’emergenza, che non sia solo pandemia o stagioni climatiche, ma che ci faccia trovare pronti anche in situazioni non prevedibili”, ha chiarito Funari. Tuttavia al momento Roma Capitale riuscirà a garantire circa 4 mila posti notturni entro il 2026 a fronte di una stima di 22 mila persone bisognose di accoglienza.
Tra i punti principali contenuti nella delibera ci sono due nuovi “Help center” oltre a quello già presente nella stazione di Termini, uno a Tiburtina e uno a Ostiense; il miglioramento dell’accoglienza post ospedaliera, e nuove stazioni di posta finanziate dal Pnrr e dai progetti “Housing first”. “Vorremmo mettere come nuova azione la disposizione dei magazzini sociali in un’ottica di co-progettazione con il terzo settore in modo che diventino luoghi fisici e stabili di aiuto – ha proseguito Funari -. Oltre a potenziare le comunità di strada che attualmente, per una città come Roma, non bastano, soprattutto quelle notturne, e implementare l’accoglienza per i nuclei familiari, che oggi non è tradizionalmente prevista”.
A ROMA 2278 POSTI NOTTURNI DISPONIBILI
A Roma Senzatetto ci sono 2.278 posti notturni disponibili, tutti sono stati occupati. “È stato pubblicato anche il nuovo bando per l’accoglienza del circuito Sistema accoglienza integrazione (Sai) – ha aggiunto Funari – nel quale sono stati implementati da 12 a 24 i posti dedicati alle persone che soffrono di disturbi psichiatrici. Appena arrivati abbiamo girato ai Municipi 515 mila euro per aprire dei centri di accoglienza diffusi – ha proseguito -. La difficoltà che incontriamo a livello romano però è quella di trovare degli spazi fisici in cui possiamo lavorare e progettare in continuità. Le nove stazioni di posta potranno aiutare quando chiuderemo la trattativa con il Ministero sui tempi delle aperture – ha concluso -. In quel momento avremmo bisogno di ristrutturare gli immobili: impegneremo una parte della colonia di Vittorio Emanuele, con la riqualificazione di uno spazio, ma anche questo avrà bisogno di tempo. Inoltre, abbiamo da poco aperto immobili ristrutturati per il co-housing, in via Giolitti e via Quattro Novembre, con un impegno fondi che abbiamo ereditato. Il coordinamento sta molto sulle persone che prendiamo in carico e che in questo scambio centro-territori ci permette di attivare molte più risorse”.
