Marco Scappaticci centra l’obiettivo del terzo mandato da sindaco di Picinisco. Con la lista Progetto Picinisco e l’82,26% (524 voti) è stato confermato alla guida del piccolo comune montano della Valle di Comino. Lo sfidante, già consigliere comunale, Patric Giuseppe Tavolieri, con la lista Picinisco Insieme si è arenato al 17,74% dei consensi con appena 113 voti.
Una conferma data fin da subito come scontata quella di Scapatticci, non fosse altro per il fatto che la seconda lista, quella dello sfidante, era nata d’intesa con il primo cittadino uscente e non certo con la voglia di creare problemi più di tanto. Una seconda lista che si è resa necessaria per evitare l’invalidità delle elezioni. Già la scorsa tornata elettorale (2017) alle urne era andato meno del 50% degli aventi diritto, mentre nelle elezioni di domenica scorsa ha votato poco più del 31% (31,63) in pratica appena 682 elettori su 2.156 aventi diritto. Senza una seconda lista sarebbe mancato il quorum del 50% (richiesto quando a correre è un solo candidato sindaco), Scappaticci sarebbe andato a casa e in Comune sarebbe arrivato un commissario.
Se nel 2017 aveva votato il 43,90% degli elettori, questa volta sono stati davvero molto pochi quelli a deporre la scheda nelle urne, pur considerando che Picinisco – paese di emigranti – ha buona parte del corpo elettorale iscritto all’Aire.
All’esito del voto, il confermato sindaco ha ringraziato la sua squadra e gli elettori, rinnovando l’impegno a portare avanti e completare l’azione amministrativa che svolge da ormai un decennio. A brindare assieme a Scappaticci anche lo sfidante Tavolieri che ha già annunciato piena collaborazione con il sindaco. E ci mancherebbe pure.