Pronto l’addio di Sergio Pirozzi a Fratelli d’Italia. I rumors che circolano da giorni nei corridoi del Consiglio regionale prendono forma. L’ex sindaco di Amatrice e consigliere regionale del Lazio, si appresta a lasciare il gruppo di FdI per approdare nel Misto.
Già il 1 marzo Pirozzi aveva rassegnato le dimissioni dal ruolo di responsabile nazionale del dipartimento nazionale emergenze e prevenzioni grandi rischi di FdI.
Freddezza e ostracismo
Ora scrive una lettera alla leader del partito, Giorgia Meloni.
Nella missiva molto cordiale, il consigliere regionale ha comunicato al leader nazionale di FdI di essersi dimesso dall’incarico dipartimentale. Ha rivendicato il lavoro compiuto in questi due anni nel partito, affermando però di essere stato accolto con ‘freddezza se non ostracismo’ dal gruppo dirigente del partito.
“In due anni penso di aver prodotto leggi ed emendamenti di una certa rilevanza – scrive Pirozzi alla Meloni -, purtroppo, a fronte di vari attestati di stima, ho colto freddezza, se non ostracismo, da parte della classe dirigente del partito.
L’ex sindaco di Amatrice ha preso atto che i temi da lui portati avanti non rientrerebbero tra le priorità di Fratelli d’Italia, ricordando comunque alcuni importanti successi fra cui il piano per la prevenzione sismica.
Non il primo addio
Ma quello di Pirozzi non è il primo addio a FdI. L’ex sindaco-eroe di Amatrice, il simbolo della “resistenza” del Centro Italia devastato dal terremoto del 2016 di fronte a burocrazia e tempi lunghi per la ricostruzione, nel 2018 aveva tentato l’avventura in solitaria come governatore (“sedotto e poi abbandonato dalla Lega”), sfidando il candidato unitario Stefano Parisi, e il suo partito, Fratelli d’Italia, l’aveva espulso. Sbarcato in Consiglio regionale, dopo appena un anno Pirozzi ha siglato un patto federativo proprio con il partito di Giorgia Meloni.
Un secondo matrimonio durato meno di tre anni. I rumors parlano di un prossimo approdo nella Lega. Ma è più probabile che Pirozzi rifletterà a lungo sul suo prossimo approdo. E le convenienze del momento.