Il torneo di Shangai prosegue, con la certezza che l’epilogo non potrà vedere di fronte Sinner ed Alcaraz, giacché i due golden boy del tennis mondiale si troverebbero eventualmente l’un contro l’altro in semifinale.
Nella mattinata italiana si sono disputate le prime gare dei trentaduesimi di finale, con due italiani impegnati. Fabio Fognini non ha trovato le armi necessarie a contrastare Tommy Paul, l’americano che in questo 2024 ha dato una consistente spinta verso l’alto al proprio gioco, trovando incisività e sicurezze a lui sconosciute negli anni precedenti.
Il compito di Fabio era pertanto davvero complicato e a renderlo ancor più arduo c’era qualche problema di natura fisica che ha ingigantito il divario.
Ce l’ha fatta, invece, ma facendo grande fatica, Matteo Arnaldi, che doveva vedersela con lo scorbutico Svajda. Per il nostro tennista il primo set si è rivelato d’improvviso complesso, molto più di quanto potesse far pensare l’avvio del confronto. Raggiunto dall’avversario, ha infatti smarrito la tranquillità iniziale e si è visto costretto a disputare il tiebreak, un tiebreak giocato peraltro malissimo dal sanremese. Quando sembrava che Arnaldi potesse andare incontro all’ennesima giornata difficile, il numero 32 del mondo ha ritrovato fluidità e soprattutto quell’aggressività indispensabile per tenere a bada le velleità del tennista statunitense.
Il secondo parziale è stato sostanzialmente un monologo del sanremese, ma poi nel terzo Svajda si è di nuovo reso pericoloso ed ha costretto Arnaldi ad attingere al serbatoio delle più riposte energie per chiudere il confronto.
Domani il primo italiano a scendere in campo sarà proprio il numero uno del mondo, Jannik Sinner, che avrà di fronte Taro Daniel affrontato una sola volta in passato, all’Open d’Australia, con vittoria di Jannik in 4 set.
In campo poi altri quattro italiani: Musetti dovrà vedersela con Goffin, veterano sempre in grado d’interpretare correttamente i match dal punto di vista tattico, ma sicuramente distante dalle potenzialità attuali di Lorenzo. Anche per Flavio Cobolli, il nostro tennista in grande ascesa, ci sarà un giocatore di esperienza, di maggior classe rispetto a Goffin. Si tratta infatti del sempiterno Wawrinka, che non disdegna di frequentare con un certo profitto i campi, dopo una carriera davvero gloriosa.
Compito quasi proibitivo per Bellucci, che troverà comunque uno Zverev reduce da un breve periodo di stop. Intrigante e senza pronostico la sfida tra Matteo Berrettini e Holger Rune. Ci vorrà comunque una versione lusso del romano per tacitare le velleità del danese, che sa giocare divinamente a tennis ma che in questa stagione non ha fatto del suo meglio per spiegarlo al mondo.