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Sinner e Berrettini danno spettacolo nel derby, Fognini batte Ruud e Musetti vince con Darderi dopo 5 set lottati: Italia protagonista a Wimbledon

Roberto Mercaldo
Peccato per Cobolli, sconfitto al quinto set dal cileno Tabilo, dopo una rimonta rimasta incompiuta
Luglio 4, 2024

Match tirato, vibrante, pieno di punti spettacolari. Il secondo turno fratricida, tra il numero uno del mondo Jannik Sinner e il redivivo Berrettini, disperatamente proteso alla ricerca della gloria e della forma perdute, ha strappato applausi al pubblico inglese e ha calamitato l’attenzione dei telespettatori di tutto lo stivale. Il “golpe” non è riuscito e il numero uno del mondo, il ragazzo che viene dalle Dolomiti, ha tenuto ben saldo il suo trono, planando al terzo turno della rassegna londinese. Matteo Berrettini ha però fatto del suo meglio per cercare di diventare il primo italiano capace di battere Sinner e ne è scaturito un confronto davvero godibile.
Sinner al servizio non è stato performante come nei giorni di grazia, con soli 10 ace in quattro set, e inoltre il beck di Matteo gli ha creato qualche problema di gestione, portandolo a qualche gratuito in più. Nei momenti cruciali del match però l’altoatesino è stato bravissimo e spietato e mai nei tre tiebreak ha dato davvero la sensazione di poter soccombere. Resta la grande prova di Berrettini, che sembra poter finalmente tornare ai livelli che gli competono, sempreché gli acciacchi lo lascino finalmente in pace.
Prima della grande sfida di mercoledì sera, il tennis italiano aveva già tirato fuori un acuto importante, grazie al “patriarca” Fabio Fognini, che si è reso protagonista di una prova davvero eccelsa al cospetto di Ruud, che certo non è “erbivoro doc” ma resta un top ten e un finalista slam. Ebbene, Fabio ha letteralmente disposto del norvegese senza indugio alcuno fino al 5/2 con doppio break del terzo set. Con un piede e mezzo sotto la doccia, l’orgoglioso vichingo ha tirato fuori le unghie sotto forma di qualche passante spettacolare ed ha sorpreso Fabio, strappando addirittura due volte il servizio al ligure e aggiudicandosi poi il tiebreak.
Quando si profilava minacciosa la rimonta del numero otto del mondo, Fognini è tornato in cattedra ed ha chiuso i conti al quarto.
E’ stato un mercoledì di gloria anche per Jasmine Paolini, che ha rispettato il pronostico ed ha regolato in due set la belga Greet Minnen, raggiungendo. per la prima volta in carriera il terzo turno di Wimbledon. Sull’erba la numero sette del mondo, che nella classifica live ha già scalato un’ulteriore posizione, non è ancora smaliziata e performante come sulle altre superfici, ma un sorteggio non certo ingeneroso può aiutarla a superare progressivamente le difficoltà. Al terzo turno avrà Andreescu, talentuosissima ma ancora in cerca di una forma fisica che possa adeguatamente supportarne gli estri.
Non ce l’ha fatta invece Lorenzo Sonego, che ha trovato nel solido ed esperto Bautista Agut uno scoglio insormontabile, anche in dipendenza di una giornata non proprio felicissima.
Ma veniamo ai responsi odierni e salutiamo il terzo turno raggiunto da Lorenzo Musetti, che ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per domare la resistenza di un Darderi sempre più convinto delle proprie possiibilità. L’italiano d’Argentina era avanti per due set a uno, ma ha dovuto patire la reazione di Musetti, terzo italiano approdato ai sedicesimi di finale dopo Fognini e Sinner.
Ci è mancato davvero pochissimo per il poker, perché Flavio Cobolli si è reso protagonista di una rimonta entusiasmante sul cileno Tabilo, cancellando il ritardo di due set, ritardo peraltro accumulato per via di due tiebreak e senza mai aver ceduto il servizio all’avversario. Il romano non si è dato per vinto nemmeno dopo il secondo sfortunato “tredicesimo gioco”. Con grande grinta e con un tennis davvero aggressivo e a tratti persino spettacolare ha vinto con doppio 6/4 terza e quarta frazione e sembrava in grado di poter davvero ribaltare il verdetto. Nel quinto però, dopo essere risalito da 1/3 a 3 pari, non ha sfruttato l’occasione di portarsi addirittura 5-4 e servizio ed ha pagato i doppi falli, che a partire dalla quarta frazione sono diventati frequenti. E proprio con un doppio fallo Cobolli ha ceduto di nuovo il servizio al decimo gioco, mancando un clamoroso ingresso al terzo turno. Resta però un’ulteriore conferma di solidità che per il futuro rappresenta un piccolo patrimonio.
Nota amara l’infortunio del polacco Hurkacz, che era indietro due set a uno contro il francese Fils e nel corso del tiebreak del quarto ha accusato un problema fisico che di fatto lo ha costretto al ritiro e che rischia di tenerlo lontano dai campi per un periodo non proprio breve.
Hanno vinto soffrendo Dimitrov e Shelton: per entrambi il successo è arrivato al quinto set e per lo statunitense addirittura al long tiebreak, contro un Billy Harris davvero carico e capace di giocare un gran tennis. Ha vinto in 4 Nole Djokovic contro l’inglese Fearnlay. Salvo miracoli, per Nole sarà difficile andare molto avanti, ma trattandosi dell’atleta più vincente della storia, prima di recitare il de prufundis occorre esercitare una certa cautela.

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