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“Socialmente pericoloso”: Pasquale Maietta subisce l’ultima stangata dalla Finanza. Dopo l’esilio da Latina arriva il mega sequestro di beni per 5 milioni

Marco Battistini
Novembre 16, 2023
Pasquale Maietta

Un maxi sequestro di beni per 5 milioni di euro. Una ‘stangata’ autentica per Pasquale Maietta, ex presidente del Latina Calcio, considerato “socialmente pericoloso” per via delle sue strette frequentazioni con elementi della criminalità locale. Nel suo curriculum, sottolinea la Guardia di Finanza, dal 2014 sono stati riscontrati “reati di trasferimento fraudolento di valori, associazione per delinquere finalizzata ad una incessante attività di evasione fiscale, bancarotta fraudolenta, corruzione, nonché numerosi reati tributari e fiscali in concorso con altri soggetti”.

MAIETTA, UNA LUNGA INDAGINE

Sin dai primi anni 2000 è risultato inoltre “legato a soggetti della provincia di Latina di elevato spessore criminale”. Gli accertamenti svolti negli anni dalla Procura della Repubblica di Latina hanno generato numerosi procedimenti penali per numerosi reati, alcuni dei quali ancora in corso. In uno di questi – con le accuse di riciclaggio e trasferimento illecito di beni all’estero – Maietta è stato anche arrestato. Le indagini patrimoniali condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economica – Finanziaria di Latina guidata dal tenente colonnello Angelo Andreozzi, e Nucleo di Polizia Economica – Finanziaria di Roma/Gico “hanno interessato l’intero nucleo familiare del professionista, consentendo di dimostrare la presenza di un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi lecitamente dichiarati”. Ben 23 immobili tra Latina e Roma, tre dei quali di società considerate riconducibili all’ex esponente di FdI, e di quote societarie. Quel patrimonio è stato considerato frutto di attività illecite e sequestrato. Nel corso delle nuove indagini, inoltre, i finanzieri hanno esaminato anche le attività svolte da Maietta dal momento in cui si è trasferito da Latina a Roma e negli investigatori è maturato il sospetto che possa aver riprodotto nella capitale il modello criminale già oggetto di indagini a Latina.

I RAPPORTI CON I CLAN

Molto chiacchierato il suo passato, in particolare i rapporti con i clan Di Silvio. Maietta ha però respinto da tempo le accuse. “Non so se nei miei riguardi ci sia mai stata ostilità per motivi di razzismo, ma è certo che la mia amicizia fin da ragazzo con Costantino Di Silvio è stata in questi anni oggetto di speculazioni assertive e diffamatorie del tutto inveritiere -ha raccontato Maietta– Basterà ricordare l’inchiesta Don’t Touch dalla quale, nonostante le numerosissime intercettazioni anche ambientali di diversi personaggi di spicco di Latina nulla emergeva sulla mia persona ad esclusione di un tentativo di violenza privata dichiarato del tutto insussistente dagli stessi organi inquirenti”. Maietta ha specificato anche che Di Silvio non ha mai occupato ruoli gestionali all’interno della compagine societaria né ha mai esercitato ingerenze decisionali. “C’è da precisare però che in ragione dell’amicizia nel 2015 veniva assunto per 20 giorni dalla società US Latina Calcio con la mansione di magazziniere per sostituire un dipendente”. Maietta ha ricordato anche che Costantino Di Silvio usufruiva di un abbonamento per la tribuna coperta settore B senza aver mai avuto privilegi.

Pasquale Maietta ha fatto riferimento alle inchieste Don’t Touch, Olimpia e Starter che l’hanno visto come uno dei principali “protagonisti”. L’ex presidente del Latina ha spiegato di aver deciso di rimanere fuori dalle polemiche per ridurre l’impatto emotivo sulla famiglia “e soprattutto sui miei figli che frequentando le scuole venivano a contatto quotidianamente con le informazioni e le notizie locali con evidenti stress e forti imbarazzi con i compagni di classe”. Il politico ha giustificato la decisione “di lasciare il Latina Calcio per il peso di queste inchieste e per la protesta sollevata nei miei confronti da tutta la tifoseria locale che si è affrettata a condannarmi prima ancora che la giustizia facesse il suo corso”. Per queste ragioni Pasquale Maietta ha deciso di trasferirsi altrove e di lasciare Latina.

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