Sora e Cassino sono sempre più lontane. Non dal punto di vista sociale o politico, ma proprio da un punto di vista fisico. Le due città si sono ‘allontanate’ quasi geograficamente. A metà degli anni ‘90, quando fu inaugurato l’ultimo tratto della superstrada che collega Sora a Cassino (o Cassino a Sora, come vi aggrada meglio) – cioè quello che va da Settignano (Atina) a Broccostella – si disse che le due città da quel momento erano più vicine. Ed era vero: i circa 38 chilometri che dividono i due importanti centri della provincia di Frosinone si potevano percorrere, grazie al completamento della superstrada – traffico permettendo – in meno di 30 minuti.
Infatti, quella che era stata appena inaugurata è una ‘innovativa’ strada a scorrimento veloce (SSV) – leggasi ‘veloce’! – con limiti che andavano tra i 90 e i 70 chilometri orari. Adesso, a voler rispettare tutti i ‘nuovi’ limiti di di velocità, si impiegherebbe quasi il doppio del tempo perché sulla maggior parte di quella strada a scorrimento veloce (!) è stato imposto il limite dei 50 km/h (si va quasi più veloci sulle rampe di accesso…). Una misura dettata dallo stato pessimo dell’asfalto che rende il manto stradale dissestato in più punti.
Un provvedimento di buon senso e cautela, che, però, sarebbe dovuto essere momentaneo, in attesa delle necessarie manutenzioni. Ma da una quindicina d’anni nulla è accaduto! Il limite resta quello dei 50 km/h, tanto che, per paradosso, si può viaggiare a velocità più sostenuta (limite 70-90 km/h) sulla parallela strada provinciale ‘della Vandra’, di certo più stretta e angusta!
Ma la cosa più assurda è che nessuno rispetta quel limite dei 50 km/h. E per nessuno si intende proprio nessuno. Sulla SSV Sora-Cassino, si viaggia quotidianamente tra i 90-100 km/h, mezzi pesanti permettendo. Quel limite dei 50 km/h è servito (e probabilmente serve ancora) solo a tenere al ‘calduccio’ il sederino dei responsabili di viabilità e manutenzione che da un buon decennio non provvedono a risistemare il manto stradale, consentendo di conseguenza il ripristino di limiti di velocità che più si confanno a quella che loro stessi chiamano strada a scorrimento veloce. Che sia una situazione di ‘comodo’ lo dimostra poi l’incredibile indifferenza con cui si è lasciato il limite dei 90 km/h solo nel tratto interessato – fino a qualche tempo fa – dall’autovelox in territorio di Belmonte Castello: lì non c’è dissesto sulla superstrada? O, piuttosto, si doveva continuare a garantire al piccolo Comune il cospicuo gettito finanziario proveniente dalle multe?
Infine, va segnalato che anche su alcuni tratti della ‘Sora-Avezzano’ (il proseguimento della Cassino-Sora verso l’Abruzzo) dalla scorsa primavera il limite di velocità è stato abbassato da 80 a 50 km/h, anche qui in attesa di manutenzioni. Campa cavallo.
“Andamento lento…”, cantava De Piscopo. Era il Sanremo del 1988 e sulla superstrada
Cassino-Atina si poteva ancora viaggiare a 90 km/h.