Stellantis Piedimonte San Germano ha ripreso ieri mattina l’attività lavorativa con circa 2800 lavoratori alle dipendenze. Cifra che non tornerà sicuramente a crescere: al 31 dicembre 2023 sono circa duecento, infatti, i metalmeccanici che hanno accettato la proposta di esodo incentivato da parte dell’azienda automobilistica francese, stando ad una fonte sindacale. Quanto al turno unico, non si sa se e quando si tornerà al doppio turno senza esuberi. Al momento si procede con una organizzazione che terrà a casa 850 lavoratori dichiarati in esubero strutturale fino a quando i volumi produttivi andranno avanti con questi ritmi.
In parte si fa fronte a questa carenza di lavoro nel sito di Cassino con i trasfertisti, dopo un accordo coi sindacati firmatari siglato il 5 gennaio scorso. Dal 18 dicembre, infatti, è in atto il trasferimento di 90 dipendenti da Cassino ad Atessa. Cosa che nei giorni scorsi ha provocato proteste dei sindacati di base davanti ai cancelli della Stellantis Europe del centro abruzzesze.
Quanto alla produzione cassinate, l’unica auto elettrica in uscita nei prossimi giorni dalle linee sarà la Grecale. Maserati ha una propria piattaforma per sfornare il primo suv elettrico Grecale “Folgore”. Per la prima volta i lavoratori si troveranno a dover montare le batterie che, secondo la Casa del Tridente, sono cruciali, perché le prestazioni del veicolo dipendono da loro, e perché vanno integrate nell’auto in modo da gestire correttamente la questione del peso.
Ennio Meccia, head of manufacturing chief engineers di Stellantis, ha spiegato in un’intervista al sito www.industriaitaliana.it – parlando della linea Suv di Cassino – che si è fatto ricorso a «sistemi di piattaforma con leghe leggere, di giunzione completamente nuovi che garantiscono saldature complesse, ma anche rivettature (a freddo) molto avanzate: queste ultime sono quelle che collegano, ad esempio, materiali diversi, come l’acciaio e l’alluminio, o con spessori e geometrie differenti. Questi sistemi di rivettatura non erano mai stati utilizzati dal nostro Gruppo, perché derivano da altri comparti, come l’aeronautica e l’aerospaziale».
Il pacco batteria – ha spiegato sempre l’ingegner Meccia – è composto da un vassoio, sul quale vanno allocati i moduli su più livelli, e da un coperchio. Inoltre ci sono i collegamenti rigidi tra i moduli; e poi ci sono i vari sistemi di climatizzazione, dal momento che la temperatura esterna e altri fattori hanno un peso sull’efficienza dei moduli, per cui questi vanno portati e mantenuti alle migliori condizioni operative.
«Si pensi poi ai fissaggi di sicurezza, all’applicazione di isolanti. Il battery hub è altamente automatizzato: per le avvitature, per i controlli ripetitivi con telecamere tridimensionali: il prodotto non deve avere nessun tipo di problema, altrimenti non esce dalla fabbrica».
Produzione di Grecale Folgore a parte, nel primo trimestre 2025, si dovrebbero vedere montate le prime Alfa Romeo Giulia mentre per Stelvio bisognerà attendere il 2026.
La nuova Alfa Romeo Giulia sarà la prima a utilizzare la piattaforma Stla Large e verrà presentata il prossimo anno. Elettrica al 100% con potenza fino a 1.000 CV, avrà un design decisamente meno tradizionale rispetto alla berlina di oggi. Praticamente sarà una gemella diversa di Peugeot 408 e Citroen C5 X. Sono tre i livelli di potenza previsti: dai 350 CV della versione di accesso alla gamma (forse a trazione posteriore) ai quasi 800 CV della Veloce con trazione integrale, per finire con la Quadrifoglio a tre motori da circa 1.000 CV e 2 secondi per lo 0-100.
Nel 2026, come detto, arriverà la Stelvio. Sarà praticamente la gemella della Peugeot 3008. Come nella Giulia, la potenza partirà da 350 CV e arriverà a 800 CV o addirittura a 1.000 CV nella versione Quadrifoglio.
Il sindacato cassinate – che da ieri partecipa ad alcune riunioni di commissione per verificare l’andamento della riaccensione degli impianti – attende un confronto con la direzione per fare il punto quando il turno unico andrà – per così dire – a pieno regime. Cosa che accadrà giovedì 18 gennaio.
Le organizzazioni dei lavoratori vogliono comprendere a che punto sono arrivati i lavori per introdurre la famosa piattaforma Peugeot, ufficialmente chiamata Stla large, per le Giulia e Stelvio a batteria, che dovrà sostituire totalmente la piattaforma Giorgio voluta da Marchionne e progettata a suo tempo dai tecnici Alfa, Ferrari e Maserati.
Al di là dei problemi occupazionali e produttivi dello stabilimento cassinate, i problemi riguardano tutte le unità produttive ex Fca. per questo Fim-Fiom-Uilm-Fismic-Uglm-Aqcfr hanno chiesto al Governo di «varare provvedimenti che restituiscano competitività alla intera filiera e di apprestare strumenti straordinari di tutela per i lavoratori adeguati alle pesanti ricadute della transizione all’elettrico. A Stellantis chiediamo responsabilità sociale per onorare quella tradizione di attenzione al territorio che in passato la ha contraddistinta, e quindi di riconsiderare le proprie decisioni».
Intanto è stato convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un incontro plenario del Tavolo Automotive che si terrà giovedì 1 febbraio 2024: la riunione avrà luogo a Palazzo Piacentini, sede del Mimit, e sarà presieduta dal ministro Adolfo Urso. Nel corso dell’incontro, a cui parteciperanno i principali rappresentanti delle imprese del settore, oltre alle organizzazioni della filiera, verrà illustrato il nuovo Piano degli incentivi per il settore automotive di prossima attivazione.
Pilastri del Piano – spiegano dal Mimit – sono lo svecchiamento del parco auto, col sostegno ai redditi più bassi, e il rilancio della produzione di veicoli in Italia; sono inoltre previsti il raddoppio degli incentivi per Taxi e Ncc e l’avvio in forma sperimentale della formula del leasing sociale.
Sono state anche calendarizzate le riunioni dei gruppi di lavoro previsti dal Tavolo Stellantis dedicati al mercato, alla competitività, alla componentistica, al lavoro e alla ricerca e sviluppo. Tra lunedì 22 e mercoledì 24 gennaio 2024 si terranno le prime cinque riunioni. Inoltre, nel corso del mese di febbraio, sono programmate ulteriori due convocazioni per ogni singolo gruppo di lavoro, per un totale di 15 incontri nel periodo.
Speriamo, che oltre alle chiacchiere ed ai soldi per Stellantis e case che vendono auto a pile, vengano fuori anche delle certezze per le produzioni e l’occupazione nel nostro Paese.