Oltre 770.000 euro di Imu non pagata. Il Comune di Sora passa al contrattacco contro i contribuenti morosi o ‘distratti’ ed affida all’Agenzia delle Entrate-Riscossione i ruoli coattivi per recuperare il tesoretto che manca dalle casse comunali.
Già dalle prossime settimane i cittadini di Sora, che non sono in regola con i versamenti, potrebbero vedersi recapitare dagli agenti delle tasse la cartella esattoriale con la richiesta di pagamento di quanto dovuto oltre le spese e gli interessi moratori. L’ente municipale è tenuto a incassare i tributi dovuti e previsti in entrata in bilancio proprio per garantire i corretti equilibri economici-finanziari e contabili.
Si tratta di 1.363 posizioni irregolari di contribuenti che non hanno versato correttamente o hanno omesso completamente di versare l’Imu, ovvero l’imposta comunale sugli immobili. Dal 2014 è esente la cosiddetta “prima casa” a meno che non sia un’abitazione “di lusso”.
Nel 2020 il Comune di Sora ha emesso numerosi accertamenti relativi alle posizioni di pagamento irregolari. Parte di quegli avvisi sono ora divenuti definitivi, perché non contestati o non pagati entro i termini. L’ente deve quindi procedere alla riscossione forzata del tributo. Così, i competenti uffici hanno approvato nei giorni scorsi 11 ruoli coattivi, per complessivi 779.028 euro, affidati dall’agenzia di riscossione che il Comune ha scelto per la procedura di recupero del credito già nel 2018.