Nuovi valori e comportamenti, ripensamento di luoghi e modalità di lavoro, recupero del senso di comunità: l’esperienza del lockdown e, più ampiamente, l’impatto del Covid-19 hanno modificato profondamente le priorità e le abitudini degli italiani, con impatti considerevoli sui lavoratori e, di conseguenza, sull’evoluzione delle città. È per questa ragione che la sesta edizione dello Smart City Index di EY diventa Human Smart City Index, integrando indicatori legati ai comportamenti ecologici, alle competenze digitali dei cittadini e all’inclusione sociale.
La sesta edizione dello Smart City Index di EY ha analizza le 109 città capoluogo di provincia, classificando il loro sviluppo in termini di investimenti e iniziative del territorio da un lato (readiness) e comportamenti dei cittadini dall’altro, sui tre assi strategici della transizione ecologica, della transizione digitale e dell’inclusione sociale.
Per quanto riguarda il Lazio, le sue province si collocano complessivamente a metà classifica tra quelle italiane più “a misura di persona”, con Roma al 12° posto (in forte discesa rispetto al 2020, in particolare nella transizione ecologica, dove crolla al 73° posto tra le città italiane; tiene grazie alla transizione digitale recuperando il 2° posto), Frosinone a metà classifica (52°) e le altre città tutte nella parte bassa della classifica: Rieti (79°), Latina (90°), Viterbo (93°).
Le città laziali hanno una buona performance nei comportamenti dei cittadini rispetto alla Readiness delle amministrazioni, si collocano invece sotto la media italiana sia nella transizione ecologica sia soprattutto nella transizione digitale mentre registrano valori superiori per quanto riguarda l’inclusione sociale e complessivamente sopra la media italiana. In particolare, in quest’ultima componente, si rileva che:Per quel che concerne Le politiche e le dinamiche sociali riguardano: spesa sociale, reti di assistenza domiciliare, sanitaria e familiare, bilancio sociale, lavoro e imprenditoria giovanile, lavoro e imprenditoria femminile, dipendenza anziani. In questi campi, la spesa sociale dei Comuni capoluogo del Lazio è superiore del 20% alla spesa media dei capoluoghi italiana (con Roma nettamente superiore anche alla media delle città metropolitane), il tasso di imprenditoria femminile tra i più alti in alcune città (Frosinone e Viterbo oltre il 27% e altre due città comunque sopra la media italiana che è pari al 23%). Anche sulla percentuale di giovani NEET, 4 città su 5 performano meglio della media Italiana. Infine, per quel che concerne il cosiddetto Digital Engagement dei cittadini, vale a dire la capacità di instaurare un dialogo attraverso i nuovi media digitali, ascoltarne le esigenze, raccoglierne i feedback e stimolare la discussione sulle tematiche cittadine Roma si posiziona al 16° posto, Frosinone al 18° tra le città italiane.