Boom di ricorsi al Tar di Latina. C’è attesa per l’apertura dell’anno giudiziario del Tar pontino, la cui cerimonia di inaugurazione si terrà nella giornata di oggi, ma un primo dato è già emerso nei corridoi del palazzo di giustizia amministrativa. Rispetto allo scorso anno si è registrato un incremento notevole di contenziosi. 927 contro i 713 dell’anno precedente, che significa aumento del 30% netto. Edilizia e urbanistica sono le materie che hanno assorbito una gran parte dei ricorsi. Un dato in linea con quello romano.
Proprio nella sede centrale del Tar del Lazio quest’anno si è registrato un record di controversie, soprattutto nell’ambito scolastico ed universitario.
Gli ultimi dati forniti dagli uffici di via Flaminia segnalano una ripresa notevole del carico di contenziosi nella Capitale. Il dato dell’ultimo anno, espresso in percentuale, fa segnare un aumento del 20% dei ricorsi proposti rispetto all’anno precedente: si è passati dagli 11.627 del 2020 ai 13.953 del 2021.
I dati riguardanti l’aumento del contenzioso anche nel tribunale amministrativo del basso Lazio mettono in luce per le province di Frosinone e Latina un assetto economico nel quale l’attività edilizia costituisce la parte dominante e una vocazione di sviluppo nel commercio e nei servizi. Attività che appaiono in ripresa dopo un periodo di regresso.
Ma a preoccupare sono le controversie con le amministrazioni, un fenomeno ormai ben radicato. Cittadini e pubblica amministrazione spesso dialogano poco e male d’altronde. L’efficienza della macchina amministrativa è tale se si muove nella legalità e non può costituire un alibi per ridurre la garanzia dei diritti e la protezione degli interessi. L’incertezza nelle scelte politiche non può essere “scaricata” sull’amministrazione e sulla giurisdizione; l’inefficienza della macchina burocratica e l’illegittimo esercizio del potere pubblico non possono essere tollerati nemmeno in situazioni emergenziali e quindi neppure in una fase di ricostruzione. I cittadini hanno bisogno di risposte alla situazione di incertezza, che certo non può essere eliminata o governata dalla moltiplicazione delle regole. Un capitolo a parte che sarà adeguatamente affrontato è quello legato all’arretrato, con il “programma smaltimento” molto robusto approvato dal Consiglio di Presidenza per l’anno in corso, con l’adesione di numerosi magistrati di altri Tar, disposti a dare una mano molto significativa nella riduzione delle pendenze ultratriennali. Si tratta di un passo in avanti importante quanto necessario per accorciare i tempi della giustizia.