Tariffa rifiuti record per Latina dove la spesa media a famiglia, rispetto al 2022, è aumentata di oltre il 30%. Sono 54 i capoluoghi in cui si registrano aumenti della tariffa, soltanto 20 quelli in diminuzione: l’incremento più elevato è a Latina (+31,2%), la riduzione più consistente ad Imperia (-23,3%). È questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, disponibile sul sito www.cittadinanzattiva.it. L’indagine sul costo sostenuto nel 2023 per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. L’indagine è realizzata nell’ambito del progetto”Vita da generazione spreK.O.”, finanziato dal Mimit. È invece di 359 euro la tassa per i rifiuti pagata in media nel 2023 da una famiglia residente nel Lazio, rispetto ai 320 della media nazionale, con alcune variazioni fra i singoli capoluoghi di provincia: la più bassa (302 euro) a Frosinone.
PD ALL’ATTACCO
Ad annunciare l’arrivo degli aumenti sulla bolletta dei rifiuti, la Tari nelle case dei cittadini di Latina è il Partito democratico, che spiega il meccanismo che ha portato a far lievitare il costo a carico della comunità. Dal 2022 al 2023 si è passati da circa 9,5 milioni a 13 milioni di Fondo per Crediti di dubbia esigibilità da Tari, dei soldi che vanno accantonati nel caso in cui non si riesca a riscuotere quelle somme. Il Comune ha deciso di mettere più di 7 milioni di questi 13 sulla bolletta e non sul bilancio. Per risparmiare, l’amministrazione comunale di Latina ha deciso di non introdurre il porta a porta in centro, decisamente costoso, ma di acquistare i cassonetti intelligenti. “Bisogna mai partire dall’equazione sbagliata che, per risparmiare, si debba differenziare di meno”, precisa Omar Sarubbo, segretario provinciale del Partito Democratico.
E la consigliera Daniela Fiore aggiunge: “Non c’è una motivazione tecnica alla base dell’aumento: non era necessaria una manovra lacrime e sangue come questa”. Infine, Leonardo Majocchi: “Stupisce come, dopo sei mesi, la città sia più sporca che mai e ferma sui servizi fondamentali. Il porta a porta funziona molto bene in alcuni pezzi di città ed ha avuto il merito di far emergere tante utenze fantasma. Dall’amministrazione ci aspettiamo una seria lotta all’evasione affinché tutti paghino e affinché non ci siano iniquità”.
Valeria Campagna, capogruppo del PD Latina, conclude: “Sorprende la facilità con cui la destra dia questa stangata alla città. L’amministrazione conferma idee vaghe e confuse su ogni cosa”. In una nota congiunta i consiglieri comunali del Pd hanno annunciato la presentazione di una mozione. “Per porre rimedio a questa indegna situazione che abbiamo deciso, come PD Latina, di presentare una mozione consiliare contenente misure correttive -affermano in una nota- Nella mozione chiediamo di: produrre una rateizzazione straordinaria della TARI per la rata a conguaglio così da attenuare il disagio generato dagli aumenti della bolletta; stanziare in bilancio 2 milioni di euro per l’esenzione totale o parziale delle fasce di reddito ISEE più basse; attivarsi immediatamente per programmare le attività di raccolta differenziata anche nel centro cittadino e nelle altre zone della città ancora non coperte da tale servizio. Parliamo – concludono – di interventi necessari che andrebbero ad alleggerire quella che è, a tutti gli effetti, una situazione di enorme disagio per l’intera città”.