Non si è sottratta alla legge un po’ bizzarra di questa edizione 2025 del torneo 1000 di Doha: e così anche Jasmine Paolini ha seguito la sorte di Aryna Sabalenka e Cori Gauff, sia pure con un turno di ritardo. Dopo aver battuto nel match di esordio la francese Caroline Garcia, la numero quattro del mondo è stata sconfitta senza troppe attenuanti da Jelena Ostapenko, che quando è in giornata diventa un’avversaria davvero ostica.
Quel che però desta stupore non certo positivo è il modo in cui la toscana si è arresa alla lettone: un doppio 6-2, con un solo momento illusorio, quando in avvio di secondo set la piccola grande tennista azzurra si è portata sul 2-0. Da lì in poi è però ricominciato il monologo della vincitrice del Roland Garros 2017, che da fondo campo ha ricominciato a dettar legge, chiudendo sistematicamente dopo tre o quattro scambi, in accelerazione vincente, specie con il rovescio.
Jasmine non è quella del 2024, anche se va tenuto conto del fatto che il cemento non è proprio la sua superficie preferita, visto che anche la scorsa stagione i suoi due grandi exploit, le finali slam, arrivarono sulla terra rossa e sull’erba. Però le condizioni di forma dell’allieva di Furlan sono palesemente distanti da quelle che le consentirono di scalare vertiginosamente la classifica WTA fino ad approdare a quel quarto posto stabile che tuttora detiene.
C’è mancato poco che alla lista delle sorprese si aggiungesse anche quella dell’eliminazione di Iga Swiatek. La polacca, numero due del mondo, è stata a un passo dal ko contro la giovanissima ceca Noskova, che ha vinto il primo set e ha lottato alla pari nei due successivi, ma la ex leader della classifica WTA è riuscita a venirne fuori, trovando il modo di chiudere vittoriosamente, tra mille problematiche tecniche e tattiche.
Non ha invece dovuto faticare Sonego, che ha conquistato i quarti di Marsiglia senza colpo ferire, a seguito del ritiro del francesino Van Assche.